Elegance

Scarpe da Uomo

Scarpe Bocache & Salvucci

Che si tratti di eventi mondani o di interminabili riunioni di lavoro, le scarpe giocano un ruolo decisivo nel guardaroba del gentiluomo. Questo fattore, però, non è quasi mai preso in considerazione e così, in questi tempi frenetici, ci si ritrova a dialogare con mezzi uomini che preferiscono tirare a lucido il loro egocentrismo a discapito delle loro calzature.

Dai fantasmini che sbucano incerti da un paio di double monk, a scarpe running coloratissime abbinate ad un classico gessato grigio dalle linee napoletane, oggi la questione scarpe è decisamente fuori controllo e si rischia di far passare per tendenze da seguire, oscenità che rendono a dir poco ridicoli tutti gli uomini pronti ad affidarsi a sedicenti trendsetter.

Spesso i più curiosi che decidono di addentrarsi nel mondo delle calzature s’imbattono subito con le diverse tipologie di lavorazioni, così un paio di scarpe con lavorazione Goodyear risulta più qualitativamente pregiato di un paio di scarpe lavorate a Blake.

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza con una rapida illustrazione delle tre tipologie più conosciute (Blake, Goodyear e Norvegese), spiegate direttamente da Gian Luca Bocache di Bocache & Salvucci calzolai.

“La differenza tra una cucitura Blake, Goodyear e Norvegese è la seguente:

La lavorazione Blake consiste nel montare la tomaia sulla forma, applicare la suola, sfilare la forma e cucire con la macchina “blake” la suola alla tomaia.

La lavorazione Goodyear, termine utilizzato esclusivamente per un processo industriale, che nel gergo della calzoleria artigianale viene detta “scarpa solettata”, consiste nel fissare alla tomaia il soletto di montaggio e un guardolo, mediante una cucitura realizzata a mano, che cammina orizzontalmente intorno alla scarpa. Dopodiché viene montata la suola finale, a sua volta cucita al guardolo.

La lavorazione Norvegese, la più complessa delle tre, consiste nella cucitura della tomaia al soletto di montaggio, con un filo di lino trattato con la pece, il cui risultato estetico generalmente è una treccia. Alla tomaia vengono applicate due suole, le quali verranno cucite a mano mediante il cosiddetto punteggio.”


Whether it is social events or endless business meetings, the shoes play a decisive role in the gentleman’s wardrobe. This factor, however, is almost never taken into consideration and so, in these hectic times, we meet some men that prefer to polish their selfishness at the expense of their shoes.

Often the curious who decide to enter the world of shoes stumble immediately with the different types of processing, so a pair of shoes with Goodyear processing appears qualitatively more valuable of a pair of manufacted in Blake.

Let us do some ‘clarity with a quick illustration of the three best-known types of processing (Blake, Goodyear and Norwegian), explained directly by Gian Luca Bocache of Bocache & Salvucci shoemakers.

“The Blake processing consists of mounting the upper on the last, apply the sole, remove the form and sew with the machine “blake” the sole to the upper.

Goodyear processing, term used exclusively for an industrial process, which in the jargon of the shoemaking craft is called “solettata shoe”, is to fix the upper mounting insole and a welt, using a seam handmade, walking horizontally around the shoe. After the final sole is mounted, in turn stitched to the welt.

The Norwegian processing, the most complex of the three, consists in sewing the upper to the assembly insole, with a linen thread Treaty with pitch, which generally aesthetic result is a braid. They are applied to the upper two soles, which will be sewn by hand using the so-called score.”

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