E io lo nacqui, modestamente! Così recitava Antonio de Curtis, in arte Totò, nel ruolo del nobile barone Ottone Spinelli degli Ulivi. Oggigiorno, per i più, essere un vero signore è una qualità legata essenzialmente ai possedimenti di denari. Certamente un signore di ricchezze ne possiede molte, ma ben si discostano dal fasto in contanti. Le sue sono ricchezze d’animo. L’arte dei gesti, del linguaggio, del contegno e della cura nel vestire vanno a comporre quell’insieme di modi squisiti e raffinatezze insite nel cuore di un vero signore. Un uomo virtuoso educato ai nobili sentimenti, al senso del bello e delle maniere cortesi.