Elegance

Vision of Florence

Florence viewTutta color d’oro, sotto il pallido cielo di Gennaio, risplende ignea Firenze. Cantore di tutte le bellezze dell’Italia Rinascimentale, è immensamente bella e dilettevole.

All’ombra del campanile di Giotto, illustre maestro dipintore, Firenze suscita più forte il suo sentimento di divinità. L’aria fresca inebria i sensi e vivifica i marmi dell’opera di Santa Maria del Fiore, che appare dinnanzi agli occhi estasiati. Una splendida giocondità di riflessi in quella piazza del Duomo, dove si nascondono tesori d’arte e le più alte produzioni dei  maestri italiani e primitivi scultori fiorentini.Campanile di Giotto

Tra le case che si affacciano al Duomo, una piccola stradina, via dei Servi, congiunge al Palazzo Niccolini. Sulla cantonata, all’angolo della strada, un leone rampante s’innalza da uno scudo a comunicare la presenza di nobile famiglia. Il palazzo, un tempo, era dimora di nobili signori, i Naldini, ed ora dei Niccolini di Camugliano, le cui memorie sono impresse nel passato adorato delle sue mura.

Uno scrigno di magnificenza, che si volge ai passanti con un volto di grazia e bellezza senza tempo. L’androne, imponente, decorato a scudi in stucco, induce ad un’irresistibile voglia di entrarvi. Il cortile suggestivo, al piano terra, richiama l’immagine del sommo scultore Donatello che vi operava senza indugio. Le immagini del tempo lontano riecheggiano lungo la maestosa scalinata del Pier Francesco Silvani, a protrarsi in ogni angolo del palazzo.

La visione delle stanze e dei saloni desta un’incantevole sensazione di stupore e pace taciturna, avvolte da una luce temperata che entra dalle candide tende. Un luogo incoronato di pitture del Pintucci e del Gherardini.

Palazzo Niccolini al Duomo

Alti soffitti decorati, ornamenti floreali e scenari fantastici si fondono in un insieme armonioso. La graziosa sfarzosità delle forme e la luminosità delle tinte pastello vanno a comporre una poesia d’arredamento dal gusto settecentesco.

È dolce pensare tra le pareti affrescate del salottino neoclassico, immerso nella sua luce adamantina, in cui gli oggetti in porcellana assumono un aspetto diafano. L’arte del passato giunge dalla lontananza divina, con una bellezza nuova e uno stile leggiadro.

In alto, sopra i tetti, un’altana meravigliosa si abbraccia al Cupolone del Brunelleschi.

Contemplare la città da tale altura, in un tiepido pomeriggio di Gennaio, induce un’espressione di vita e di bellezza ineguagliabile.

Quando si avvicina il crepuscolo, si accendono le luci. La città assume un volto nuovo, aureo. Anche il Palazzo Niccolini al Duomo s’illumina e tace sotto il cielo argenteo della gloriosa Firenze, giglio di potenza.

Pia Antignani

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Florence view

Under the January’s pale sky, shines igneous Florence. Icon of all beauties of Renaissance, that’s supremely beautiful and delectable.

In the shadow of the bell tower of Giotto, illustrious master painter, Florence elicits stronger his feeling of divinity. Fresh air intoxicates the senses and enlivens the marbles of Santa Maria del Fiore, appearing in front of the dazzled eyes. A wonderful playfulness of reflections in the Cathedral  Square, where they hiPiazza Duomo - Firenzede treasure of art and the highest productions of the Italian masters and primitive Florentine sculptors.

Among the houses overlooking the Cathedral, a small street, Servi street, connects to Palazzo Niccolini. On the corner of street, a rampant lion rises from a shield to communicate the presence of noble family. The building, once, was home of noble lords, the Naldini, and now of Niccolini di Camugliano, whose past memories are imprinted in its adored walls.

A treasure of magnificence, which turns to passers with a face of grace and timeless beauty. The entrance hall, impressive, decorated with plaster shields, leads to an irresistible urge to enter. The charming courtyard, on the ground floor, recalls the image of great sculptor Donatello, who was operating without delay. The images of the past time echoing along the majestic staircase of Pier Francesco Silvani, to last in every corner of the Palace.

The view of rooms and halls arouses a lovely feeling of surprise and peace silent, wrapped in a temperate light that enter from the white tends. A place crowned of paintings of Pintucci and Gherardini.

High decorated ceilings, floral ornaments and fantastic scenes blend together in harmonious whole.  The graceful sumptuousness of the form and brightness of pastel shades compose a poem of furniture from the eighteenth century taste.

Palazzo Niccolini al Duomo

It is sweet to think among the frescoed walls of the neoclassical living room, immersed in his adamantine light, in which porcelain objects take on a diaphanous aspect. The art of the past comes from the divine remoteness, with a new beauty and graceful style.

High, above the rooftops, a wonderful terrace embraces the Dome of Brunelleschi.

Contemplate the city from this hill, in a warm January afternoon, induces expression of life and unparalleled beauty.

When approaching the dusk, the lights come on. The city takes on a new face, golden. Palazzo Niccolini al Duomo lights up and silent under the silvery sky of the glorious Florence, lily of power.

Pia Antignani

4 Comments

  • Amantina

    Con lo stile elegante e raffinato ,che sempre conteaddistingue Pia , anche di Firenze e del Palazzo Niccolini ne ha fatto un capolavoro.
    Sublime.

  • Leandro

    Eleganza di scrittura, un piacere leggere.
    Sono andata a cercare chi fosse la scrittrice Pia Antignan,e aprendo le sue foto, emana il fascino di una bellezza rara e d’altri tempi.
    Un quadro di armonia tra bellezza, eleganza e lessico.

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