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Youth. La Giovinezza

Youth - La Giovinezza

Le emozioni sono tutto ciò che abbiamo.

Il passaggio del tempo credo sia l’unico soggetto possibile e che realmente mi interessa, almeno per quanto mi riguarda. Il fatto di sembrare vecchio per fare un film sui vecchi mi permetterà in futuro di fare un film da giovane. Penso al futuro come grande occasione di libertà, in senso concettuale: senza il pensiero del futuro non abbiamo rispetto per il nostro passato. 

Paolo Sorrentino

Un lungo applauso, quello che ha accompagnato la 68^ edizione del Festival di Cannes durante le immagini di Youth – La Giovinezza, il nuovo film dell’intrepido e controverso regista partenopeo Paolo Sorrentino, per il quale la più grande vittoria è di emozionare il suo amato pubblico.

Io ci provo sempre a far ridere e commuovere, ma poco mi riesce e se veramente sono riuscito ad emozionare così tanto sono felice, per me è un traguardo importante.

Paolo Sorrentino

DYouth - La Giovinezzaalle terrazze romane de La Grande Bellezza ad un hotel di lusso nei verdi prati delle Alpi svizzere. Le vasche termali, il fumo denso dei bagni turchi e delle saune fanno da scenario ad un film suggestivo ed avvincente; sospeso tra la parodia di una società dissipatrice della più superficiale vanità e narrativa carica di slanci retorici. Il sentimento dell’amicizia e il fluire del tempo, all’interno della malinconia di un passato troppo lontano e la sensazione di un futuro apparentemente privo di emozioni, sono sublimati dal rapporto interconnesso dei due protagonisti, Fred Ballinger (Michael Caine) e Mick Boyle (Harvey Keitel), due uomini anziani dediti all’arte; l’uno direttore d’orchestra dismesso e amante della musica, l’altro regista alla ricerca dell’ispirazione della sua opera finale.

Attorno ai due ruota un mondo composito e variopinto, fatto di personaggi di diversa natura, accomunati, però, da un profondo senso di incompiutezza e di rimpianto. La decadenza dell’età, lo scorrere del tempo, che giorno dopo giorno trascina con sé gli amori, i tormenti, le trepidazioni e le paure di una società che si mostra sempre più impassibile e intimorita dal raggiungimento dell’età matura, in cui la serietà si sostituisce alla temerarietà della cara gioventù, nella quale ogni giorno si tinge di nuovi piaceri e nuove passioni. Una Dea alla quale ci si aggrapperebbe con la forza di un Titano per non lasciar scivolare via quel senso di onnipotenza nei confronti della vita.

Il senso recondito della vita in rapporto con l’arte e la morte è esaltato dalla cinica freddezza racchiusa nell’essere di Fred, alla quale fa da contraltare una profonda gioia di vivere di Mick. Il suicidio finale di quest’ultimo porta con sé un profondo simbolismo sulle emozioni vissute dai protagonisti stessi, sarà la presa di coscienza da parte dell’amico musicista di ciò che egli rappresenta, il sacrificio umano come segno spirituale di rinascita, l’abbandono di ogni vacuità nei confronti della vecchiaia, che tornerà a fluire con la sua naturale bellezza, vivendo autenticamente ogni passione.

Youth - La Giovinezza

Fascino e decadenza rivivono in un luogo, che, in altri tempi, racchiuse le gioie e i dolori di una società colpita dal virus della guerra alla fine della Belle Époque. La stessa Montagna Incantata di Thomas Mann è vista da Sorrentino, dopo quasi un secolo, con occhi diversi, di amore intramontabile verso la vita. Alla morte di Hans Castorp, protagonista del romanzo di Mann, si contrappone la rinascita del protagonista di Sorrentino, Fred Ballinger, interpretato da uno straordinario Michael Caine, che riacquista la più profonda e lieta giovinezza d’animo, tornando a vivere la vita con l’ardore dell’età giovanile e spazzando via le ombre del passato. Il futuro è libero di essere vissuto in ogni sua emozionante sfumatura. Al centro di una moltitudine di forze contrastanti e sentimenti ambigui, dalla gioia di vivere di Mick alla malattia della moglie, Fred troverà la misura e l’equilibrio del suo spirito.

Ciascuna parte della vita ha un suo proprio carattere, sì che la debolezza dei fanciulli, la baldanza dei giovani, la serietà dell’età virile e la maturità della vecchiezza portano un loro frutto naturale che va colto a suo tempo.

Cicerone. De Senectute

Con la partecipazione di Umberto Cataldo


Youth - La Giovinezza

Emotions are all we have.

The passage of time I think that is the only possible subject and that really interests me, at least for me. The fact of appearing old to make a film about the oldness makes that I will make in the future a film as a young man. I think the future is as a great opportunity for freedom in conceptual sense: without thinking of the future we have no respect for our past.

Paolo Sorrentino

A long applause that accompanied the 68th edition of the Cannes Festival during the images of Youth – La Giovinezza, the new film of the intrepid and controversial Neapolitan director, Paolo Sorrentino, for which the greatest victory is that to excite his beloved public.

I always try to make people laugh and get them thrilled, but I can’t make it ever and, if I really was able to excite so much, I’m happy, for me is an important milestone.

Paolo Sorrentino

From the Roman terraces of the La Grande Bellezza, to a luxury hotel in the green meadows of the Swiss Alps. The thermal baths, the thick smoke of the steam rooms and saunas are the backdrop to a fascinating and exciting film; Suspended between the parody of a dissipating society of the most superficial vanity and narrative charge of rhetorical outbursts. The feeling of friendship and the flow of time, in the gloom of a past too distant and the future apparently emotionless, are sublimated by the interconnected relationship of the two protagonists, Fred Ballinger (Michael Caine) and Mick Boyle (Harvey Keitel), two elderly men devoted to the art; one conductor disposed and music lover, the other director in search of inspiration of his final work.

Youth - La Giovinezza

Charm and decadence are revived in a place that, in the past, enclosed the joys and sorrows of a company affected by the virus of war at the end of the Belle Époque. The same Magic Mountain by Thomas Mann is seen by Sorrentino, after almost a century, with different eyes, of undying love towards life. On the death of Hans Castorp, the protagonist of the novel of Mann, it oppose the revival of the protagonist of Sorrentino, Fred Ballinger, played by an extraordinary Michael Caine, who regains the deepest and blessed youthfulness of mind, returning to live life with the ardor of youth and sweeping away the shadows of the past. The future is free to be experienced in all its emotional nuance. At the center of a multitude of conflicting forces and ambiguous feelings, from the joy of life of Mick to the illness of his wife, Fred will find the measure and the balance of his mind.

Each part of life has its own character, so that the weakness of children, the boldness of youth, seriousness of virile age and maturity of old age lead their natural fruit that must be grasped in its time.

Cicerone. De Senectute

With Umberto Cataldo

Scrittrice per passione, è autrice di diversi articoli dedicati al mondo dell’eleganza maschile. Da oltre sei anni collabora con Eleganza del Gusto, raccogliendo nei suoi scritti la vera essenza della sartoria e dell’abbigliamento classico maschile. Dottoressa in Geologia, ha da sempre una grande passione per la bellezza e l’eleganza, che trova espressione anche attraverso il suo lavoro di gemmologa.

5 Comments

  • Amantina

    Bellissime citazioni. Elegante il filo della trama per raccontare di un film meritevole. Di un registra quale Paolo Sorrentino. Bravissima sempre la scrittrice nel suo distinguersi.

  • Mimmo

    Film da capire ma molto bello. Un film maturo, intenso e complesso Sorrentino, con attori fantastici ed una fotografia e musica all’altezza. Bravissima Pia nello scrivere di questo film.

  • Giuseppe

    Film di rara bellezza. Da qualche parte si è letto che ha diviso la critica. Buon segno, vuol dire che si tratta di un capolavoro. Grazie Paolo per le emozioni che ci trasmetti e grazie alla bellissima ed elegante scrittrice che anche qui ha evidenziato il suo stile.

  • annarita

    Film bellissimo e profondamente intenso, commovente a tratti anche se un pò barocco secondo lo stile tipico di Sorrentino. Può sembrare noioso ma è il ciclo della vita.

  • Giorgio

    Film dolcissimo, affatto noioso come si è detto. Credo che il regista in modo semplice è riuscito a trasmettere tutta la delicatezza di questa età, così difficile da spiegare senza cadere nella pietà e nella retorica. Commovente quasi.
    Bravo Paolo Sorrentino, bravissima colei che , qui, ha scritto di questo film .

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