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Festival di Venezia: fascino in bianco e nero

Vittorio De Sica e la diva francese Martine Carol

Venezia si tinge di incanto tra fine agosto e inizio settembre;  le luci dei sestieri, i riflessi della laguna, l’arrivo dei motoscafi e il fervore dei fotografi in attesa di immortalare i grandi divi del cinema. Un’atmosfera di mondanità in cui spiagge e terrazze si animano di party esclusivi. Smoking bianchi e neri,  donne glamour del cinema popolano le notti veneziane. Le passeggiate al Lido e le soste negli storici Caffè Florian, Harry’s Bar e Gran Caffè Quadri, tutte le energie sono spese nei cocktail, conferenze stampa, proiezioni e cene ufficiali: è tempo di Festival del Cinema

Venezia e il cinema, una sintonia di arte, l’arte del cinema di prestigio che regala emozioni sin dal lontano 1932. Tra eleganza e raffinatezza l’Hotel Excelsior ospita il Ballo di Inaugurazione della prima Mostra d’Arte Cinematografica e le prime proiezioni in cui spiccano i grandi nomi del cinema dell’epoca: il leggendario regista americano Frank Capra e grandi divi come Clarke Gable, Marlen Dietrich, l’idolo italiano Vittorio De Sica e l’incantevole Greta Garbo, protagonista del film “Anna Karenina”, premiato nell’edizione del 1935 con la storica Coppa Mussolini, per il miglior film straniero.

Cesare Zavattini e Vittorio De Sica a Venezia. In concorso al festival il film a episodi il giudizio universale, diretto da De Sica, 1961

Passano gli anni e l’incanto del Festival acquista, di anno in anno, maggior prestigio. Gli anni del Neorealismo, alla fine dei cupi anni Quaranta, vedono brillare le pellicole italiane “Paisà” di Roberto Rossellini e “L’onorevole Angelina”, interpretata da una straordinaria Anna Magnani. Tra le icone presenti la grande diva hollywoodiana Rita Hayworth.

Scrollate le macerie della seconda Guerra Mondiale, Hollywood torna a sbarcare al Lido di Venezia e il Palazzo del Cinema, inaugurato nel 1937, diventa fulcro della mondanità degli anni Cinquanta e Sessanta. Sono gli anni di maggior espansione per la Mostra cinematografica. Emerge il cinema del Sol Levante e per il cinema italiano sono anni d’oro con grandi registi e produttori cinematografici, tra cui Michelangelo Antonioni e Federico Fellini, con i suoi premiati film “I Vitelloni” e “La Strada”. La passerella del Festival è calcata dall’aristocrazia del cinema, che affascina la folla accorsa ad applaudirla e a caccia di autografi.

Venezia s’innamora del fascino e della grazia delle attrici francesi. In Laguna si fanno pazzie per il sorriso irresistibile di Brigitte Bardot, protagonista in “La Ragazza del Peccato” di Claude Autant – Lara. Il candore di Catherine Deneuve s’impone sulla scena internazionale grazie al ruolo di frigida borghese nello scandaloso e premiato film “Bella di giorno” di Luis Buñuel.

Brigitte Bardot e il chitarrista Saha Diestel alla Mostra del Cinema, 1963

Le dive italiane non tardano a farsi notare; la coppia “Eva contro Eva” di Gina Lollobrigida ed Elsa Martinelli sono tra le più fotografate e acclamate. Una seducente Sophia Loren dagli occhi sognanti riceve la Coppa Volpi nel 1958, per la splendida interpretazione in “Orchidea nera” di Martin Ritt. Tra le attrici italiane spicca anche un’impetuosa ed eclettica Monica Vitti, interprete dell’opera di Antonioni “Deserto Rosso”, premiato con Leone d’Oro nel 1964.

Regina del gossip e organizzatrice di feste memorabili a Venezia, Elsa Maxwell, crea e distrugge carriere. Si circonda di personaggi celebri e nobili, con cui spesso si sofferma a pettegolare alla spiaggia del Lido durante il festival, la stessa spiaggia sulla quale fa incontrare l’armatore greco Aristotele Onassis e il soprano Maria Callas.

Sul fronte maschile a Venezia sbarcano grandi leggende come Winston Churchill; l’elegante Duca di Windsor; Hitchcock, in gara con “Caccia al Ladro” e il celebre attore francese Jean Gabin.

La folla è in fervida attesa per l’arrivo di Marlon Brando, memorabile protagonista in “Fronte del Porto” del regista statunitense Elia Kazan. Marcello Mastroianni consacra la sua presenza alla Mostra del Cinema, in coppia con Maria Schell, nel celebre film di Luchino Visconti, “LePaul Newman alla XXIV Mostra Idel Cinema, 1963 notti bianche”. Alla fine degli anni Cinquanta arriva un Leone d’Oro ex aequo, tutto italiano, per i film “Il Generale della Rovere” di Roberto Rossellini, con un immenso Vittorio de Sica e il film “La Grande Guerra”di Mario Monicelli, con i geniali Alberto Sordi e Vittorio Gassman, affiancanti da una graziosa Silvana Mangano.

Memorabili i bagni ristoratori e gli scatti fotografici al Lido. Tra le timide onde e un vento leggero, le celebrità godono degli ultimi attimi dell’estate. Indossato il costume da bagno, Paul Newman è in balia di un delizioso assedio in spiaggia, arrivato da New York per la presentazione di “Hud il Selvaggio” di Martin Ritt, dov’è protagonista.

Passano gli anni e i film si susseguono sullo schermo della Mostra del Cinema. Gli affascinanti anni della “Dolce vita” sono ormai un dolce ricordo. Nuove celebrità e nuovi registi si affacciano sullo scenario cinematografico e, come ogni anno, il festival regala sorrisi, delusioni, speranze , grandi stupori e conferme qualitative impresse nella storia.

Il 27 agosto si è alzato il sipario sulla 71^ edizione della Mostra d’Arte del Cinema di Venezia. Ad aprire il magico Festival è l’attrice italiana Luisa Ranieri. Tra i divi risplendono sul tappeto rosso Al Pacino, Edward Norton, Michael Kiton, Willem Dafoe; le dive hollywoodiane Emma Stone, Naomi Watts e Kirsten Dunst; le attrici francesi Charlotte Gainsbourg, Catherine Deneuve e sua figlia Chiara Mastroianni. Un festival “di ricerca”, con film legati ai grandi  temi d’attualità quali la guerra, la crisi e la letteratura.  Tre film italiani in attesa per il Leone d’oro: “Il Giovane Favoloso” di Mario Martone con Elio Germano nei panni Giacomo Leopardi; “Anime Nere” di Francesco Munzi, su una famiglia criminale calabrese e “Hungry Hearts” di Saverio Costanzo, con Alba Rohrwacher e Adam Driver.

Il Festival del Cinema, che si concluderà il 6 settembre, rimane la più autorevole e incantevole manifestazione cinematografica, dove tutto è possibile.

Venezia può essere il salotto del mondo, una vera festa in movimento.

Pia Antignani

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