In questo 2020 il turismo è indubbiamente Italia e rappresenta l’occasione per rispolverare tutti quei “se avessi il tempo…” e utilizzarli ora per riscoprire le semplici meraviglie che il nostro paese ha da offrire!
Se è vero, dunque, che il Covid-19 ha rivoluzionato il concetto di turismo rendendolo lento ed attento, allora noi siamo pronti ad iniziare un cammino tra le stradine italiane, quelle meno illuminate ma che nascondono tesori pronti a stupire gli occhi curiosi e gli animi romantici di chi ama perdersi nella bellezza più sincera.
Questa volta sarà il turno di Roma, più precisamente il quartiere storico di Trastevere, una piccola fotografia retrò – consumata in qualche angolo, ma pur sempre magica – delle strade della Capitale.
L’occorrente necessario? Una camicia in lino, un paio di scarpe comode e i nostri sensi accesi per ascoltare ciò che la città vuole sussurrare, per ammirare il fascino del semplice e dello storico e, perché no, per sentire anche l’odore di qualche antico forno.
Sono le sei del pomeriggio, l’orario perfetto per visitare questa zona di Roma a piedi: una gita alla scoperta dei vicoli meno famosi. Il sole è ancora vivo, nessuna nuvola all’orizzonte e una leggera arietta non ci fa soffrire il
caldo.
Il nostro punto di partenza è una delle piazze più famose della Capitale, Piazza Trilussa. Qui, per chi non lo sapesse, di giorno è possibile riposarsi sugli scalini, magari dopo una lunga passeggiata, e godersi una piccola fuga dal caos cittadino e dalle strade trafficate. La sera, invece, la musica cambia
radicalmente, si popola di persone e, con un buon drink dei bar limitrofi, si può assaporare il bello delle sere d’estate.
Iniziamo guardando la piazza, leggermente a destra – su via di ponte Sisto – per poi fermarci in piazza San Giovanni della Malva. Qui possiamo già assaporare ciò che c’è di magico a Roma: una piccola piazza, un enorme albero al centro, dietro qualche tavolino di legno grezzo, i Sanpietrini usurati e i vicoletti che, come piccole arterie, ci portano nel cuore del quartiere. Il silenzio è sovrano.
Proseguendo dritto e guardando a destra, non si può non rimanere colpiti da un piccolo negozio di frutta con una vecchia Vespa parcheggiata vicino ad una cariola con gli odori. Qui si può comprare un frutto freschissimo, un buon vino biologico o, per i fan del fitness e per qualche modaiolo, ci si può dissetare con una centrifuga rinfrescante.
Una volta soddisfatta la nostra sete, possiamo proseguire su Via di Santa Dorotea dove possiamo già lasciarci incuriosire da qualche bar all’incrocio con Via della Scala, in cui rilassarci più tardi per l’aperitivo. Piccola nota di merito anche al ristorantino sulla destra: aperto da qualche anno, si trovano tante tipologie di polpette, tutte diverse.
Via della Scala rappresenta, a mio modesto parere, una delle strade più caratteristiche di Trastevere: i locali non troppo formali, le piccole strade e i piccoli bar, tra cui uno, quasi alla fine, completamente in legno scuro, con l’insegna come incisa a mano che ti lascia intendere la storicità del luogo.
Da qui ancora dritto, cinque minuti e ci troviamo in piazza Sant’Egidio. Qui un po’ di storia: la chiesa non troppo grande sulla destra e il museo di Roma in Trastevere. Alle nostre spalle una trattoria con piatti tipici.
Proseguendo dritto, la passeggiata continua e ci porta nel cuore del Rione: piazza Santa Maria in Trastevere. Sono quasi le sette, al centro c’è una maestosa fontana non attiva, i passanti si fermano sulle scalinate, intorno la storia nel suo massimo splendore: la basilica sulla destra, altri ristoranti caserecci sulla sinistra, le luci e una giornata estiva che volge al termine tra le vie più romantiche di Roma. Qui le strade si disperdono in altri vicoletti, alcuni ciechi, altri che ci guidano sulle vie principali.
Dopo qualche foto ricordo è il momento di proseguire verso la fine del nostro viaggio alla riscoperta del Semplice. Quindi prendiamo per via Francesco a Ripa, poi via delle Fratte in Trastevere e poi arrivo in Piazza
Giuditta Tavani Arquati: qui un altro ristorante degno di nota, sull’angolo, abbellito da piante e tavolini all’esterno, non troppo grande, la cucina eccellente e il nome che lascia intendere che il buon vino farà
da padrone di casa.
Poco più avanti una stradina e in un attimo siamo su Lungotevere Raffaello Sanzio. Ma attenzione: nonostante il clima sia differente e ci ritroviamo catapultati nella frenetica Roma dei giorni nostri, il nostro viaggio ancora non è finito.
Una brevissima camminata, la prima via sulla sinistra, una piccola discesa e poi subito sulla destra. Ancora una decina di minuti tra le strade che nascondono bar storici, piccole botteghe e librerie retrò ed ecco la magia: ci troviamo di nuovo al nostro punto di partenza ma con un altro volto.
Roma si è vestita per la sera, il sole tramonta, le luci si accendono, le persone – come moltiplicate – parlano, intonando una musica ben diversa da quella iniziale: più viva, ma pur sempre vera.
Rome on foot: in balance between frenzy and poetry
This year the tourism for Italians is called Italy and for the others unfortunately it will remain only a dream but it will be realized as soon as the grip of Covid-19 is relaxed.
If it is true, therefore, that Covid-19 has revolutionized the concept of tourism by making it slow and attentive, then we are ready to start a journey through the Italian streets, those less lit but which hide treasures ready to amaze curious eyes and romantic souls of those who love to lose themselves in the most sincere beauty.
This time will be the turn of Rome and in particular the storic district of Trastevere, a little retrò picture ruined in some corner, but always magic, about the street of the city.
What we need? A fresh linen shirt, a pair of confortable shoes and our senses to listen what the city wants to “whisper” to catch the beauty of the simplicity and historic and why not to smell the scent of some ancient bakery.
It’s 6pm, the perfect time to visit this area of Rome on foot: a trip to discover the less famous alleys. The sun is still alive, no clouds on the horizon and a light breeze does not make us suffer from the heat.
Our starting point is one of the most famous squares in the capital, Piazza Trilussa. Here, for the uninitiated, during the day it is possible to rest on the steps, perhaps after a long walk, and enjoy a small escape from the chaos of the city and from the busy streets. In the evening, however, the music changes radically, it populates with people and, with a good drink from the neighboring bars, you can enjoy the beauty of summer evenings.
Let’s start looking at the square, slightly to the right – on via di ponte Sisto – and then stop in piazza San Giovanni della Malva. Here we can already savor what is magical in Rome: a small square, a huge tree in the center, behind some rough wooden tables, the worn Sanpietrini and the alleys that, like small arteries, take us to the heart of the neighborhood. Silence is sovereign.
Going straight on and looking to the right, you can’t help but be struck by a small fruit shop with an old Vespa parked next to a wheelbarrow with smells. Here you can buy a very fresh fruit, a good organic wine or, for fitness fans and some fashionistas, you can quench your thirst with a refreshing centrifuge.
Once our thirst is satisfied, we can continue on Via di Santa Dorotea where we can already let ourselves be intrigued by some bars at the intersection with Via della Scala, where we can relax later for an aperitif. Small note of merit also to the restaurant on the right: open for some years, there are many types of meatballs, all different.
Via della Scala represents, in my humble opinion, one of the most characteristic streets of Trastevere: the not too formal places, the small streets and the small bars, including one, almost at the end, completely in dark wood, with the sign as engraved as it lets you understand the historicity of the place.
From here still straight, five minutes and we are in Piazza Sant’Egidio. Here a bit of history: the not too large church on the right and the museum of Rome in Trastevere. Behind us a trattoria with typical dishes.
Going straight on, the walk continues and takes us to the heart of the district: Piazza Santa Maria in Trastevere. It is almost seven o’clock, in the center there is a majestic inactive fountain, passers-by stop on the steps, around the history in its maximum splendor: the basilica on the right, other homemade restaurants on the left, the lights and a summer day that turns at the end of the most romantic streets in Rome. Here the streets are dispersed in other alleys, some blind, others who guide us on the main streets.
After some Instagram photos, it’s time to continue towards the end of our journey to rediscover the Simple . So we take via Francesco a Ripa, then via delle Fratte in Trastevere and then the arrive in Piazza Giuditta Tavani Arquati: here another restaurant worthy of note, on the corner, embellished with plants and tables outside, not too large, the kitchen excellent and the name that suggests that good wine will be the master of the house.
A little further on a road and in a moment we are on Lungotevere Raffaello Sanzio. But be careful: although the climate is different and we find ourselves catapulted into the frenetic Rome of today, our journey is not yet over.
A very short walk, the first street on the left, a small descent and then immediately on the right. Another ten minutes through the streets that hide historic bars, small shops and retro bookshops and here’s the magic: we are back to our starting point but with another face.
Rome got dressed for the evening, the sun sets, the lights come on, people – as multiplied – speak, intoning a music very different from the initial one: more lively, but still true.
One Comment
Del Gatto Carlo