Food & Wine,  Mixology

Speakeasy: an Hanky Panky, please!

Hanky Panky

Nel periodo tra il 1920 e il 1933, quando negli Stati Uniti era vietato il consumo di alcolici, fiorirono locali clandestini chiamati speakeasy (per entrare bisognava conoscere la parola d’ordine), all’interno dei quali si servivano cocktail a base di whisky.

Speakeasy sarà, dunque, il nome di questa rubrica che vi racconterà la storia (con ricetta annessa) dei cocktail più in voga negli anni del proibizionismo. Eccovi il primo.

Hanky Panky che in inglese può avere diversi significati quali subdolo, ingannevole, imbroglio o affare sporco, in realtà è anche il nome di un vecchio cocktail nato intorno al 1920 creato dall’estro di Ada Coleman, primo capo barman donna americano presso l’American Bar del Savoy Hotel, dove lavorò dal 1903 al 1926. La Coleman ebbe l’onore di servire artisti del calibro di Charlie Chaplin, WC Fields, il Principe di Galles, Marlene Dietrich e Mark Twain. Ma il primo ad assaggiare questo cocktail fu Sir Charles Hawtrey, un giudice esperto di cocktail, sempre alla ricerca di nuovi drink. Un giorno Ada Coleman gli propose una nuova invenzione e secondo la leggenda, appena Hawtrey bevve il primo sorso esclamò: “Questo è un vero Hanky Panky, un vero imbroglio!”. Così il drink caratterizzato da un ingrediente segreto quale il Fernet Branca e dal tocco magico dell’orange twist prese il nome dall’espressione usata dal suo primo ammiratore.

Ingredienti:

Hanky Panky

45 ml Gin

45 ml di Carpano Antica Formula

2 gocce di Fernet Branca

Buccia d’arancia per guarnire

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