Food & Wine,  Puglia

Valentina Passalacqua: La scelta del vino

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Quella di Valentina Passalacqua non è una semplice storia di vino ma racconta una scelta importante, che trasmette coraggio a tutte quelle persone che vivono nella condizione di voler cambiare la propria vita ma sentono il peso della paura del fatidico primo passo.

Laureata alla LUISS di Roma, Valentina Passalacqua decide di avviare la sua carriera da giurista d’impresa che l’avrebbe vista lavorare serenamente per le aziende di famiglia, ma da subito avverte quell’insoddisfazione di chi vive una vita non sua.

Sentivo la mia emotività frenata e la mia personalità serrata dentro schemi troppo rigidi.

È stata mia figlia Giulia a portarmi a ritroso nel tempo, – ci racconta Valentina Passalacqua – al tempo di mia nonna (anche lei di nome Giulia), quando ero ancora bambina e tutto ciò che mi circondava era la libertà della natura. Così ho deciso di abbandonare le vesti di giurista e di ritornare alla terra. Così ho deciso di produrre vino.”valentina-passalacqua

Un vino che la rispecchiasse, però. Così la scelta di posizionarsi nella categoria dei vini biologici.

Ho incominciato a fare vino costruendo intorno ad esso un’oasi biologica; un angolo in cui lavorare e vivere ha un valore inestimabile. Con la nascita poi di Agnese, si è radicato ancor di più in me il convincimento di quanto fosse stata giusta quella scelta, tanto da voler accelerare il processo evolutivo del progetto che avevo in mente e che vedeva l’ambiente come protagonista, decidendo di vivere a stretto contatto con la terra e con le mie vigne, costruendo persino la mia casa in mezzo ad esse, usando un sistema bioclimatico e architettonicamente compatibile con tutto ciò che mi circondava per ascoltare meglio il flusso delle stagioni, nutrendomi di quel paesaggio che ho contribuito a disegnare.”

Il territorio del quale ci parla Valentina Passalacqua è quello del Gargano ed in particolare di Apricena (FG), nel nord della Puglia. È qui che nascono il bombino, la falanghina e l’aleatico, ma, soprattutto, è qui che nasce il Nero di Troia, vero fiore all’occhiello dell’azienda (inserito dal sommelier Luca Gardini tra i grandi rossi d’Italia sullo speciale Gazza golosa) e del quale Valentina Passalacqua è divenuta ambasciatrice nel mondo, dopo che la rivista internazionale Decanter lo ha dichiarato miglior vino rosso di Puglia.

La scelta dell’identificare l’azienda con il proprio nome è sintomo di quanto Valentina Passalacqua senta suoi i vini che produce.

I vini sono figli di chi li ha pensati e prodotti.

“Penso mi rispecchiano, sia nella sostanza che nella forma. Sono vini forti, decisi, valentina-passalcquaautentici, spettinati, senza trucco, ridanciani, longevi, capaci di stimolare ricordi come quelli inerenti alle pietre che caratterizzano queste terre, alle brezze marine che, arrivando dal mare, rinfrescano le notti estive, al vento che asciuga le piante; sono vini figli della vite che trae succo dalla sapidità di questo areale posto a 200 metri sul livello del mare, su suoli sciolti, asciutti e poveri. Sono vini che sanno dire grazie al lavoro che ogni giorno compio fra i filari, al sole che scalda di giorno i frutti, alle notti fresche del Gargano che consentono un’escursione termica unica e irripetibile. È l’idea che ho del vino che si fa specchio anche nelle etichette in cui ho disegnato il mio modo di comunicare il vino.”

Etichette come quella del Litos (Aleatico DOP Puglia) che vanta il premio speciale packaging 2015 all’International Competition del Vinitaly e la medaglia d’oro all’IWC di San Francisco.

Vini di qualità, dunque.

I vini biologici di Valentina Passalacqua sono creati con cura ed attenzione per la salvaguardia del territorio ed è per queste ragioni che ho deciso di offrire ai miei illustri ospiti, presenti al Grand Opening de L’eleganza del gusto – The Club di Roma, la possibilità di gustare durante la serata, il Nero di Troia e la falanghina biologica Valentina Passalacqua. Il successo ottenuto ha più che soddisfatto le aspettative.

Umberto Cataldo


Graduated from LUISS University in Rome, Valentina Passalacqua decides to start his career as a corporate lawyer who would see her work calmly for the family business, but from the start warns that dissatisfaction of those who live a not their own life.

My emotionality was controlled and my personality tightened into rigid schemes.

“Giulia, my daughter, took me back in time. – Says Valentina Passalacqua – While I was holding her I wanted to bring her back to the same emotions I used to feel when I spent my days in open countryside. So I started to make wine, building around it an organic oasis: a shot in which working and living is invaluable. The conviction that I had made the right choice ingrained in me with the birth of Agnese so that I wanted to accelerate the evolutionary process of the project I had in my mind and that contemplated the environment as the protagonist, deciding to  live in close contact with the land and my vineyards, building even my house in the midst of them using a bioclimate and architecturally system compatible with everything that surrounded me, to better listen to the flow of the seasons, ‘feeding’ myself  of that landscape that I helped to draw.”valentina-passalacqua

A wine that reflects herself. So the choice of positioning in the organic wine category.

The territory of which speaks Valentina Passalacqua is the Gargano and in particular of Apricena (Foggia), in the north of Apulia. It’s here that were born the Bombino, Falanghina and Aleatico, but above all, arises here the Nero di Troia, the pride of the company and of which Valentina Passalacqua became world ambassador, after that the international wine magazine Decanter has declared it as best red wine of Apulia.

The choice of identifying the company under its own name is a symptom of how much Valentina Passalacqua feels her wines.

Wines are the sons of whom produced and thought about them.

“I believe my wines reflect my temper both in substance and in form. Them are strong, firm, authentic, disheveled, without tricks, pleasant and long-lived wines. Them are able to stimulate memories as those related to the stones which characterized those lands or related to the sea breezes which coming from the sea cooling the summer nights; or those related to the wind which dry plants. They are wines sons of the vine which draws juice from the flavor of this area located at 200 meters above sea level, on loose soils, dry and poor. Them are wines that know how to thank the work done every day between the rows; them thank the sun that warms the fruits in the daylight; them thank the cold nights – peculiar of Gargano – enabling a temperature range unique and unrepeatable. The idea of the wine I have is reflected even in the labels in which I draw my way to communicate the wine.”

Labels such as that of Litos (Apulia Aleatico DOP) which boasts the special packaging prize in 2015 at the International Competition of Vinitaly and the gold medal of the IWC San Francisco.

Fine wines, then.

Organic wines Valentina Passalacqua are created with care and attention to the protection of the territory and it is for these reasons that I decided to offer to my distinguished guests who attended the Grand Opening of L’eleganza del gusto – The Club in Rome, the possibility to enjoy during the evening, Nero di Troia and biological falanghina Valentina Passalacqua. The success has more than lived up to expectation.

Umberto Cataldo

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