Mercedes Classe S 2020
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Mercedes Classe S 2020: l’ammiraglia in anteprima

Si è da pochi giorni concluso uno dei più importanti eventi europei dedicati al veicolo storico: Auto e Moto d’Epoca, per la sua edizione 2020, ha visto arrivare alla Fiera di Padova centinaia di vetture classiche e ricercate, per dare una spinta al mercato dell’auto e della moto in un momento economicamente duro come questo. Mercedes-Benz ha svelato in anteprima la nuova ammiraglia della Stella, la Classe S 2020, senza però farsi mancare un’importante lezione di storia.

La genesi della Classe S

Mercedes-Benz ha da sempre posto al centro della sua produzione l’eleganza e la ricercatezza su quattro ruote, e quale modello migliore della S-Klasse per rappresentare il concetto. Esposta a Padova un’intera line-up di limousine Mercedes, partendo dagli anni ’50 quando la vettura non si chiamava ancora Classe S, fino alle più moderne. La vera apripista è stata la Mercedes 300, conosciuta anche con il codice W189 e soprannominata Adenauer: il cancelliere tedesco, infatti, per tutta la durata del suo mandato, utilizzò la 300 come auto presidenziale, rigorosamente nera. L’auto fu presentata al Salone di Francoforte nel 1951 e rimase sul mercato fino al 1962, come la più grande automobile della produzione tedesca di quell’epoca.

Mercedes Classe S 2020
Mercedes Classe S 2020

Nel 1959 una rivoluzione di design stava avvenendo oltreoceano, con le Cadillac e le Chevy di personaggi celebri come Elvis Presley: grandi berline caratterizzate dalle codine al posteriore. Mercedes, proprio per seguire quel trend, presentò in quell’anno proprio la “Codine”, soprannome della 220 W111: un’auto che, prodotta fino al 1965, portava per la prima volta al centro la sicurezza di bordo con una cellula di protezione per i passeggeri e il piantone dello sterzo collassabile.

Dal ’65 al ’72 la casa produsse la W109 che, caratterizzata dalla 300 SEL 6.3, metteva la potenza sotto la lente d’ingrandimento: fu il suo V8 da 250 CV, infatti, a contribuire alla nascita delle potenti muscle car come le conosciamo oggi, toccate dalle sapienti mani di AMG ad Affalterbach. Infine la W126, prodotta dal 1979 al 1991 nella declinazione 500 SEL: una limousine che puntava all’avanguardia con soluzioni produttive e digitali intelligenti. L’elettronica in quest’auto inizia a farla da padrona, con l’introduzione per la prima volta di un sistema come l’airbag. Un excursus che ha attraversato quasi 70 anni di storia, con una parola chiave per ogni generazione di S-Klasse: autorevolezza, sicurezza, potenza e avanguardia.

La Classe S 2020

A Padova sono mancate solo le S Class degli anni ’90 e 2000, con un salto temporale che, a proposito di avanguardia, raggiunge l’ultima generazione dell’ammiraglia: in anteprima nazionale è stata infatti presentata la nuova Classe S 2020, codice W223. Dopo il lancio dell’ultima generazione di Classe A come precorritrice della tecnologia di Mercedes-Benz, torna sulla flagship della casa l’innovazione, con soluzioni mai viste prima. Il muso della vettura è caratterizzato dalla lunghezza tipica delle moderne Benz, senza però apparire troppo imponente grazie alla scelta di linee morbide e pulite e dei nuovi gruppi ottici LED assottigliati. Il tetto fluido e la coda a sbalzo hanno permesso alla nuova Classe S di raggiungere il coefficiente record di aerodinamica di 0,22, nonostante le dimensioni maggiori rispetto alla precedente W222: larga 2,10 m e alta 1,50, la Classe S 2020 risulta più lunga di 5 cm, arrivando a 5,18 m totali che crescono nella gettonata versione a passo lungo da ben 5,29 metri. L’importanza di queste cifre non deve però scoraggiarne l’utilizzo pratico, grazie ad una soluzione sempre più presente nel segmento come le quattro ruote sterzanti: le ruote posteriori, infatti, possono essere direzionate controfase di 10°, permettendo una maggiore manovrabilità negli spazi più angusti.

Mercedes Classe S 2020
Mercedes Classe S 2020

La fanaleria è ovviamente Full LED, presentando una configurazione posteriore simile a quella presente sulla coupè 5 porte CLS, e dei fari anteriori Digital Light con 3 elementi LED che, grazie a 1,3 milioni di micro-specchi, proietta sull’asfalto una potenza di luce pari a 2,6 milioni di pixel con informazioni utili come restringimenti di carreggiata e lavori in corso: una realtà aumentata a dir poco…tangibile. Le linee morbide danno serenità a chi l’ammira dall’esterno, quasi come quella che si prova salendo a bordo, grazie alle aerodinamiche maniglie a scomparsa: le quattro poltrone sono configurabili in numerose personalizzazioni di design e comfort, con singoli accessori come i poggiatesta riscaldabili. La comodità a bordo è ovviamente garantita dalle dimensioni dell’auto, con un passo di 3,10 m e la capacità del baule di 550 litri.

Il comfort di bordo, però, è dato anche e soprattutto dalla tecnologia. Come per la W126 degli anni ’80, infatti, la nuova Mercedes Classe S rivoluziona ancora una volta il mercato, con la versione 2.0 del sistema MBUX, gli aggiornamenti Over-the-air, una configurazione fino a 5 display nell’abitacolo e la presenza di funzionalità come il riconoscimento dell’impronta digitale. Il colpo d’occhio una volta aperte le portiere è sicuramente dato dagli imponenti schermi sulla plancia: quello centrale, in configurazione verticale da 12,8” permette di controllare il sistema infotainment e la connettività dell’auto; dietro il volante, invece, il guidatore ha a disposizione un tablet da 12,3” che traccia il movimento degli occhi per mostrare tutte le informazioni utili in una simulazione 3D. Sotto il parabrezza, inoltre, è presente una grande piattaforma dedicata all’Head-up display che permette di visualizzare decine di informazioni in realtà aumentata.

La tecnologia della Classe S però, non può limitarsi al comfort di chi guida – o viene coccolato. Sono in arrivo infatti motorizzazioni più ecologiche, come i propulsori benzina mild-hybrid delle S450 ed S500: entrambi 3.0 6 cilindri in linea rispettivamente da 367 e 435 CV. In futuro Mercedes lancerà le Classe S plug-in hybrid, promettendo un’autonomia in modalità EV di circa 100 km. Un grande passo avanti se si considera la capacità attuale delle “ibride con la spina” di percorrere meno di 60 km. Già disponibili sul mercato le diesel, tutte 3.0 6 cilindri: 350d da 286 CV e 400d da 330 CV. Tutte le Classe S sono infine equipaggiate con il fluido cambio automatico 9 rapporti G-Tronic.


2020 Mercedes S Class: preview of the flagship

One of the most important European historic vehicle events just came to an end: Auto e Moto d’Epoca, in its 2020 edition, saw hundreds of classic and sought-after cars coming to the Fiera of Padua, to give a little boost to the automotive and motorcycle market in this hard economic time. Mercedes-Benz unveiled in national preview the new Star flagship car, the 2020 S Class, without missing an important history lesson.

The S Class genesis

Mercedes-Benz has always put elegance and refinement on four wheels under the spotlight, and which better model than the S-Klasse to represent this concept. They displayed a whole line-up of Mercedes limousines in Padua, starting from the ’50s when the car still wasn’t called S Class, up to the more modern ones. The Mercedes 300 was the real forerunner, better known with the code W189 and the nickname Adenauer: the German chancellor actually used the 300 as presidential car during his whole term of office, rigidly in black. The car debuted at the 1951 Frankfurt Motor Show and was sold until 1962, as the biggest car of the German automotive production back then. In 1959 a design revolution was happening overseas, with Cadillacs and Chevys belonging to famous people such as Elvis Presley: big sedan cars with pointed tailfins. Mercedes decided to follow that trend by presenting, during that year, the “Codine”, nickname for the 220 W111: a car produced until 1965 which, for the first time, brought attention to safety with a protection cell for the passengers and the collapsible steering column.

From ’65 to ’72 the brand produced the W109, with the famous 300 SEL 6.3 which brought a lot of attention to power: its 250 HP V8 engine contributed to the birth of muscle cars as we know them today, touched by the wise hands of AMG in Affalterbach. In the end came the W126, built from 1979 to 1991 in the 500 SEL version: a limousine ahead of its time with intelligent production and digital solutions. Electronic features started to dominate in this car, with the introduction, for the first time, of the airbag system. An excursus through almost 70 years of history, with a key word for each S-Klasse generation: authority, safety, power and avant-garde.

The 2020 S Class

Only the ’90s and ’00s S Class’ were missing in Padua, with a time jump reaching the latest generation of this flagship: in a national preview they debuted the new 2020 S Class, code W223. After the launch of the latest generation A Class as precursor of Mercedes-Benz’s technologies, innovation goes back to the flagship, with solutions never seen before. The car has the typical modern Benzes’ long nose, without looking too massive thanks to the use of soft and clean lines, and the new, more thinned LED headlights. The flowing roof line and the high rear end allowed the new S Class to reach the record aerodynamic coefficient of 0,22, even with bigger dimensions than the previous W222: 2,10 m wide and 1,50 m high, the 2020 S Class is now 5 cm longer, reaching a total 5,18 m that increases up to 5,29 m in the successful long wheel base variant. These big numbers should not discourage the practical use of the car, thanks to a very successful feature in this segment such as the four steering wheels: the rear wheels can be directioned 10° counterphase, allowing better maneuverability in narrow spaces.

Mercedes Classe S 2020
Mercedes Classe S 2020

The lights are Full LED of course, with a rear configuration similar to the one on the 5 doors coupè CLS, and the 3 Digital Light LED elements which, thanks to 1,3 million micro-mirrors, project useful informations on the asphalt with a light power of 2,6 million pixels, such as lane narrowing and road works: a very…tangible augmented reality. The soft lines give peace to the watcher, almost like the one you feel when you get inside thanks to the aerodynamic retractable door handles: the four armchairs can be configured in lots of customizations of design and comfort, with single accessories like the heated headrests. Comfort aboard is obviously guaranteed by the car’s dimensions, with a 3,10 m wheel base and the 550 litres capacity of the boot.

On board comfort is also given by the technology. Just like the W126 in the ’80s, the new Mercedes S Class revolutionizes once again the market, with the 2.0 version of the MBUX system, the Over-the-air updates, a 5 displays configuration for the cabin and the presence of features such as the fingerprint recognition. At first glance the biggest change is brought by the big screens on the dashboard: the central one, a 12,8” in vertical configuration, allows to control the infotainment system and the car’s connectivity; behind the steering wheel a 12,3” is placed, which tracks the movements of the driver’s eyes to give him every information in a 3D simulation. Under the windshield there’s a big platform for the Head-up display which shows dozens of informations in augmented reality.

Technology in the S Class, though, can’t limit itself to the comfort of who drives – or is being driven. Environment friendly engines are coming, such as the mild-hybrid petrol engines of the S450 and S500: both 3.0 in-line 6 cylinders, with 367 and 435 HP. Mercedes will launch in the upcoming months the plug-in hybrid version of the S Class, promising an EV mode range of 100 km. A big step forward for plug-in hybrid cars which now are only be able to do less than 60 km. The diesel versions are already available on the market, all of which in 3.0 6 cylinder versions: 350d with 286 HP and 400d with 330 HP. Every S Class is equipped with the fluid 9 gears G-Tronic automatic gearbox.

Classe 1996, ho messo a frutto la mia eterna passione per le automobili sin dalla maggiore età, lavorando per aziende del settore, concessionari locali e case costruttrici; ho sviluppato parallelamente l'attività di tester in We Drive, la principale realtà automotive del Sud Italia, da me co-fondata nel 2016.

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