Vero fiore all’occhiello, forse l’unica sportiva degna di nota all’IAA Mobility 2023, l’AMG GT 2024 ha fatto bella mostra di sé nello spazio Mercedes Benz di Odeonsplatz, a Monaco di Baviera. Un’estetica stravolta che racchiude aerodinamica ricercata e una filosofia ingegneristica ancora ai vertici del mercato delle supercar.
Uno stile equilibrato
La Mercedes AMG GT, sin dal suo lancio nel 2014, si è rivelata da subito una supercar capace di impensierire i marchi – tedeschi e non – dal pedigree più autorevole. Lo si capiva già dall’aspetto, dalla presenza su strada donata da muso e linea di cintura bassi, dalla spalla imponente, dal lunghissimo cofano e dal cockpit tutto spostato al posteriore, come per caricare il peso sul retro e dare slancio a tutta la vettura. Oltre 9 anni dopo, Mercedes presenta la sua erede: stesso nome, stesse sigle, soprattutto sulle fiancate, eppure non poteva essere più diversa. L’abitacolo è meno arretrato che in passato, per un disegno laterale più equilibrato, dal passo lungo ma con cofano e sbalzi accorciati, con nuove proporzioni e voluminosi passaruota, a mantenere la possenza di cui tanti si sono innamorati, con la precedente AMG GT.
Nel frontale la griglia appare larga e bassa, con i gruppi ottici dalla firma luminosa a 3 elementi, e due zanne inferiori per convogliare l’aria a ruote e impianto frenante. I fari sono dotati del sistema Digital Light: i LED proiettano simboli e segnaletica stradale sull’asfalto, grazie alla rifrazione di 1,3 milioni di micro-specchi. Sempre 3 elementi LED anche nel posteriore, in una fanaleria concettualmente unita da una striscia nera che richiama lo spoiler attivo subito sopra.
L’aerodinamica è proprio uno dei punti più importanti nello sviluppo di questa nuova AMG GT: un airpanel anteriore, la resistenza all’aria ottimizzata per i cerchi, le maniglie porta a filo carrozzeria, la pancia rivestita della vettura, e persino un pack aero aggiuntivo. E poi ci sono le superfici generali dell’auto: fluide, filanti, senza bruschi punti di contatto né tagli e spigoli. Insomma, rende davvero onore al nome GT, a scapito dell’esagerata generazione precedente.
Una 2+2 di razza
L’aspetto esterno fa venir voglia di salire a bordo, dà sin dai primi sguardi la sensazione che lì dentro si venga avvolti da una dimensione unica. Ed aprendo le portiere con le maniglie a scomparsa questa sensazione non viene tradita. Una configurazione 2+2 davvero ricercata, che conferma le idee di GT suscitate dalla carrozzeria, con un tripudio di pelle bianca, carbonio a vista, cuciture romboidali e finiture traforate. I sedili sportivi AMG a regolazioni elettriche sono standard, con l’optional degli AMG Performance. Il volante Performance è invece di serie, con razze sdoppiate a due livelli dotate di funzioni touch con feedback aptico, impugnatura in Alcantara e superfici in fibra di carbonio.
Il design dell’abitacolo punta tutto sul guidatore: l’alto tunnel centrale ed il pannello porta in pelle e carbonio avvolgono letteralmente chi guida, proiettandolo sulle curve più famose del mondo. Alle estremità le bocchette del clima in stile aeronautico, sembrano turbine di antichi e gloriosi aeroplani. Sui pannelli porta gli speaker del cristallino impianto Burmester, dietro il volante la strumentazione digitale da 12,3”, al centro un grande tablet per l’infotelematica da 12,8”: in generale rassicura la presenza del completo sistema operativo MBUX con centinaia di informazioni dedicate all’intrattenimento, ma soprattutto alla dinamica della GT.
One man, one engine
Costruita sulla stessa piattaforma della meravigliosa roadster SL, questa nuova AMG GT mantiene la configurazione ingegneristica della precedente, fatta eccezione per la trazione, che qui diventa integrale grazie al sistema AMG Performance 4MATIC+. Un sistema completamente variabile, dal 50%-50% ad un 100% posteriore. Debuttano sul modello anche le ruote posteriori sterzanti, fino ad un angolo di 2,5°: girano in direzione opposta alle ruote anteriori fino ai 100 km/h, velocità sopra cui iniziano a girare in direzione uguale. La scocca in alluminio è leggera ma anche rigida, con una struttura autoportante. Il telaio del parabrezza è invece tubolare in acciaio ad alta resistenza.
Sotto il lungo cofano sempre un 4.0 V8 Biturbo, assemblato seguendo la storica filosofia “One man, one engine” dello stabilimento di Affalterbach, vicino Stoccarda. Due le varianti: la GT55 eroga 476 CV e 700 NM di coppia; la GT63 ben 585 CV ed 800 NM. Entrambe con il cambio AMG Speedshift multi-frizione ed avviamento in bagno d’olio a 9 rapporti: una trasmissione più leggera e con minore inerzia. L’impianto frenante è ovviamente di altissimo livello, con dischi in materiale composito da 390 mm all’anteriore. Per chi sa già di portarla in pista, però, il consiglio è di aspettare il 2024, in cui arriveranno optional i carbo-ceramici con dischi anteriori da 420 mm.
La nuova AMG GT ha in dotazione il differenziale elettronico come standard, e le sospensioni Active Ride Control con la stabilizzazione semi-attiva idraulica del rollio: un controllo elettronico millesimale dell’assetto prende il posto delle classiche barre anti-rollio, garantendo un’eccellente dinamica di guida sportiva, o a seconda delle necessità, un comfort ottimizzato per far fronte alle sconnessioni stradali. È sempre meno una supercar esasperata. C’è ancora il sistema di launch control, certo, chiamato Race Start. Ma ci sono anche le diverse modalità di guida dell’AMG Dynamic Select per regolare i parametri di motore, trasmissione, sospensioni, sterzo e sound: dalla fluida Smooth si passa alla Comfort, per poi salire via via su Sport, Sport+, Individual e Race.
Mercedes AMG GT 2024: more Gran Turismo than ever
A true flagship, perhaps the only sports car worthy of note at IAA Mobility 2023, the AMG GT 2024 made a fine show in the Mercedes Benz space at Odeonsplatz, in Munich. An overturned aesthetic that encompasses refined aerodynamics and an engineering philosophy still at the top of the supercar segment.
A balanced style
The Mercedes AMG GT, since its launch in 2014, immediately revealed itself to be a supercar capable of troubling brands – German and otherwise – with the most authoritative pedigree. It was already clear from its appearance, from the presence on the road given by the low nose and belt line, the imposing shoulder, the very long bonnet and the cockpit all moved to the rear, as if to load the weight and give impetus to the whole car.
Over 9 years later, Mercedes presents its heir: same name, same acronyms, especially on the sides, yet it couldn’t be more different. The passenger compartment is less rearward than in the past, for a more balanced lateral design, with a long wheelbase but shortened bonnet and overhangs, with new proportions and voluminous wheel arches, to maintain the power that many fell in love with, with the previous AMG GT. At the front, the grille appears wide and low, with the light clusters featuring a 3- element light signature, and two lower fangs to convey air to the wheels and braking system. The headlights are equipped with the Digital Light system: the LEDs project symbols and road signs onto the asphalt, thanks to the refraction of 1.3 million micro-mirrors. Always 3 LED elements also at the rear, in a light cluster conceptually united by a black strip that recalls the active spoiler immediately above.
Aerodynamics is precisely one of the most important points in the development of this new AMG GT: a front airpanel, air resistance optimized for the rims, door handles flush with the bodywork, the covered belly of the car, and even an additional aero pack. And then there are the general surfaces of the car: fluid, streamlined, without sudden contact points or cuts and edges. In short, it really honors the GT name, to the detriment of the exaggerated previous generation.
A thoroughbred 2+2
The external appearance makes you want to get on board, from the first glance it gives the feeling that inside you are surrounded by a unique dimension. And by opening the doors with the retractable handles this sensation is not betrayed. A truly refined 2+2 configuration, which confirms the GT ideas inspired by the bodywork, with a riot of white leather, exposed carbon, diamond-shaped stitching and perforated finishes. Electrically adjustable AMG sports seats are standard, with AMG Performance seats optional. The Performance steering wheel is standard, with two-level split spokes equipped with touch functions and haptic feedback, Alcantara grip and carbon fiber surfaces.
The design of the passenger compartment focuses entirely on the driver: the high central tunnel and the leather and carbon door panel literally envelop the driver, projecting him onto the most famous curves in the world. At the ends, the aeronautical-style climate vents look like turbines of ancient and glorious airplanes. On the panels there are the speakers of the crystal-clear Burmester audio system, behind the steering wheel the 12.3″ digital instrumentation, in the center a large 12.8″ tablet for info-telematics: in general you are reassured by the presence of the complete MBUX operating system with hundreds of information dedicated to entertainment, but above all to the dynamics of the GT.
One man, one engine
Built on the same platform as the wonderful SL roadster, this new AMG GT maintains the engineering configuration of the previous one, with the exception of the traction, which here becomes all wheel drive thanks to the AMG Performance 4MATIC+ system. A fully variable system, from 50%-50% to 100% rear. Steering rear wheels also make their debut on the model, up to an angle of 2.5°: they turn in the opposite direction to the front wheels up to 100 km/h, a speed above which they begin to turn in the same direction. The aluminum body is light but also rigid, with a self-supporting structure. The windshield frame is instead tubular in high-strength steel.
Under the long bonnet is always a 4.0 V8 Biturbo, assembled following the historic “One man, one engine” philosophy of the Affalterbach plant, near Stuttgart. There are two variants: the GT55 delivers 476 HP and 700 NM of torque; the GT63 585 HP and 800 NM. Both with the 9-speed AMG Speedshift multi-clutch gearbox and oil bath start: a lighter transmission with less inertia. The braking system is obviously of the highest level, with 390 mm composite material discs at the front. For those who already know about taking it to the track, however, the advice is to wait until 2024, when the optional carbon-ceramics with 420 mm front discs will arrive. The new AMG GT is equipped with the electronic differential as standard, and the Active Ride Control suspension with semi-active hydraulic roll stabilization: a millesimal electronic control of the structure takes the place of the classic anti-roll bars, guaranteeing excellent sporty driving dynamics, or, depending on your needs, optimized comfort to cope with bumpy roads. It is less and less an exasperated supercar.
There is still the launch control system, of course, called Race Start. But there are also the different driving modes of the AMG Dynamic Select to adjust the parameters of the engine, transmission, suspension, steering and sound: from the fluid Smooth you move on to Comfort, and then gradually move up to Sport, Sport+, Individual and Race.
