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Varietà di pasta: le più particolari sul mercato

L’Italia è la terra della pasta, un alimento che presenta moltissime versioni a seconda della zona in cui ci si trova.

Al di là delle varietà regionali, però, in questo momento si sta assistendo a un vero e proprio proliferare di tipologie differenti di pasta, in base alle necessità di chi cucina e di chi mangia: pasta con farina di legumi, gluten free, liscia e impastata con grani antichi. Queste sono solo alcune delle tendenze del momento in tema di pasta: vediamo quindi qualche esempio, per capire come sono fatte e come possono essere sfruttate al meglio quando si è ai fornelli.

La pasta a base di legumi

Si tratta di una delle ultime novità in fatto di pasta, realizzata con lenticchie rosse, verdi o gialle, piselli, ceci, fagioli o soia. Riguardo l’apporto calorico, non c’è molta differenza con la pasta classica, visto che si sta sempre parlando di circa 350 calorie ogni 100 grammi, ma la pasta a base di legumi ha una composizione diversa ed è in grado di apportare grandi benefici: circa il 20% sono infatti proteine, con carboidrati intorno al 50% e la restante percentuale composta soprattutto da fibre. Dal punto di vista del sapore poi si tratta ovviamente di un’alternativa importante, che si abbina molto bene con condimenti a base di verdure.

La pasta liscia

Sicuramente da non sottovalutare e di recente molto in voga tra gli chef stellati. Molti pensano infatti che la rigatura della pasta permetta di trattenere meglio il condimento. Tuttavia, se si hanno prodotti di qualità come le pennette lisce La Molisana che, viene spiegato sul sito ufficiale, sono rigorosamente trafilate al bronzo con un indice proteico del 14,5%, si vedrà che la loro tenuta di cottura è davvero impressionante. In realtà cuocere la pasta liscia è molto più semplice, senza considerare la minor quantità di amido rilasciata; il rigo, al contrario, spesso tende a lasciare la parte a monte più cotta rispetto a quella a valle.

La pasta senza glutine

Nasce per la necessità di mangiare pasta di chi soffre di celiachia, ma di pasta senza glutine esistono diversi tipi e sicuramente può costituire una valida alternativa a quella tradizionale. Esiste ad esempio la pasta di riso, che mantiene sempre una cottura al dente, o quella di mais, dal colore giallo acceso. La stessa pasta a base di legumi è gluten free, come quella di quinoa, adatta se invece si cerca un sapore delicato che dia più risalto al condimento. Altre possibili alternative sono la pasta di lupini, quella di grano saraceno e quella di soia.

La pasta con grani antichi

I grani antichi sono quelle varietà che non hanno subito modificazioni da parte dell’uomo per migliorarne la resa, con sapori quindi più grezzi ma anche più intensi. Un esempio importante è il kamut, mentre in Italia si trovano ad esempio la Tumminia, il Grano Monococco o la Verna. La pasta di grani antichi risulta più leggera e digeribile, contiene meno glutine di quella realizzata con farina di tipo 00, proviene da una filiera corta e quindi aiuta gli agricoltori locali e soprattutto ha un sapore più buono e genuino. Di recente questi grani sono stati riscoperti dai consumatori e non stupisce che stiano riscuotendo un grande successo.

State ancora pensando di eliminare la pasta dalla vostra dieta?

Passione pasta
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