Inizia il viaggio all’interno de Le Mani di Napoli, la prima associazione di tutela e valorizzazione del saper fare artigiano napoletano che racchiude, al momento, circa venti artigiani del comparto moda.
Quando mi parlarono per la prima volta de Le Mani di Napoli pensai che mi stessero prendendo in giro, perché chi conosce il mondo degli artigiani sa bene cosa aspettarsi: “io davanti a tutti e lontano da tutti”.
Con questa premessa, a chiunque risulterebbe difficile credere che una ventina di artigiani si siano uniti per tutelarsi a vicenda e crescere insieme, ma evidentemente qualcosa sta cambiando.
Ed il cambiamento, questa volta, parte da Napoli.
“Da soli si va certamente più veloci, ma insieme si arriva decisamente più lontano.”
Antico Proverbio Africano
Così ho voluto saperne di più e l’unico metodo che ho per aumentare la mia conoscenza è quello che porto avanti da quando ho avviato, undici anni fa, Eleganza del Gusto: immergermi nelle situazioni ed andarci a fondo.
Così, insieme e per i prossimi mesi, faremo un viaggio alla scoperta de Le Mani di Napoli: mani che tagliano, cuciono, stirano, scambiano e, oggi, stringono altre mani.
Il primo incontro era doveroso farlo con chi rappresenta al vertice l’associazione, il presidente Giancarlo Maresca: un nome ed un riferimento all’interno del panorama sartoriale italiano che, in quanto non sarto, si farà carico della responsabilità di fornire la visione, ampia e luminosa, per permettere a Le Mani di Napoli di tessere la lunga fibra della crescita.
Ad accompagnarmi in questo viaggio e a deliziare i vostri occhi, ci sarà l’attenta lente fotografica del nostro Carlo Eletto. Da anni, ormai, colonna portante di Eleganza del Gusto.
Buon viaggio!
Umberto Cataldo De Pace
Il Presidente: Giancarlo Maresca
Pensatore, cultore ed appassionato del mondo classico maschile, l’avv. Giancarlo Maresca – in qualità di presidente de Le Mani di Napoli – ha l’onore e l’onere di fare da collante tra mani e testa.
Visione, intermediazione e proposizione filosofica della cultura artigiana con l’obiettivo di renderla autorevole. Si concede ai nostri microfoni per raccontare il progetto.
Intervista
Eleganza del Gusto: Da dove arriva l’idea di un’associazione di tutela e valorizzazione dell’artigianato napoletano?
Giancarlo Maresca: Se venisse a frugare nelle mie carte, facendo un salto indietro nel tempo di una decina d’anni, troverebbe già un progetto molto simile; d’altronde, come me, anche altri ci avevano già provato, senza riuscirci. All’epoca c’erano delle resistenze e risultava necessaria una figura che “riuscisse a mettere tutti i tonni in una rete”. Questa figura oggi c’è e la troviamo nel nostro vice presidente (Damiano Annunziato, ndr), persona molto determinata che condivide con me una condizione specifica, il non essere un artigiano.
EdG: La sua figura super partes la fa accomodare di diritto sulla poltrona della presidenza. In cosa consisterà il suo apporto?
GM: Io sto portando un po’ di idee. Una su tutte è il disciplinare di produzione. Oggi sotto l’etichetta “sartoria napoletana” si combina di tutto. Mi sembra doveroso darci delle regole che vadano a far chiarezza su come deve essere fatta una giacca, un pantalone, una camicia, una cravatta di produzione artigianale napoletana. Poi verrà fuori una vera etichetta da apporre all’interno dei capi, come certificazione.
EdG: Tranne lei, tutti gli associati hanno un’azienda. Dobbiamo aspettarci un approccio mirato ad accrescere le singole economie?
GM: Questo è un punto chiave che di solito genera le resistenze di cui sopra. Come dice giustamente lei, tutti hanno un’azienda, tranne me. Per qualcuno, diventare importanti coincide con l’aumento del fatturato, per me coincide con il diventare autorevoli. Quest’ultima ambizione guiderà il nostro approccio, sulla base dei principi che abbiamo inserito nel nostro Statuto.
EdG: Autorevolezza attraverso un diktat identificativo dello stile napoletano?
GM: Così come, a parità di vitigno, si ha un vino diverso se lo si produce nel Bordeaux o in Provenza, anche nella sartoria napoletana deve essere messo in risalto il territorio. Il nostro terroir è ricco di colori, correnti ed abitudini e noi vogliamo valorizzarlo. Le Mani di Napoli ha, in primis, a cuore Napoli e questa città rappresenta un patrimonio troppo importante per non tenerne conto.
EdG: Alla fine, però, si parla di vini francesi, secondo lo specifico territorio. Qui si parla di Napoli per conto dell’intero territorio campano. Come devono sentirsi coloro che arrivano da fuori?
GM: Accolti. Abbiamo già associati fuori provincia. È una questione di sbilanciamento: il numero e la radicalizzazione dello stile napoletano sono sbilanciati a favore della provincia di Napoli. E Napoli, con la sua forza attrattiva, dovrà trainare e tutelare l’intero territorio.
EdG: Se domani dovesse venir fuori una sartoria che rispetta tutti i canoni della vostra certificazione, ma che non appartiene al territorio napoletano, come dovrebbe essere riconosciuta?
GM: Questo dovrà stabilirlo il mercato, non noi. Noi mireremo alla tutela ed alla valorizzazione.
EdG: Tutela e valorizzazione. Cosa manca?
GM: Il tramandare. È necessario, oggi, guardare al futuro. La formazione a bottega sarà un punto chiave della nostra attività per garantire un futuro a questo patrimonio. Ma dobbiamo stare attenti a non commettere gli errori fatti in passato. Oggi la società è molto competitiva ed i maestri di domani dovranno riuscire a tenere la testa alzata dal banchetto di lavoro, dovranno parlare le lingue, dovranno conoscere il mondo. Per questo stiamo costituendo una vera e propria scuola di formazione.
EdG: Quando potrà dirsi soddisfatto del lavoro svolto con Le Mani di Napoli?
GM: Forse, quando qualcuno inizierà a copiarci. Forse.
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Le Mani di Napoli: President Giancarlo Maresca
The journey begins inside Le Mani di Napoli, the first association for the protection and enhancement of Neapolitan artisan know-how which currently includes about twenty artisans in the fashion sector.
Introduction
When they told me about Le Mani di Napoli for the first time, I thought they were kidding me, because those who know the world of craftsmen know what to expect: “I am above everyone and far from everyone”.
With this premise, it would be difficult for anyone to believe that about twenty artisans have joined together to protect each other and grow together, but evidently something is changing.
And the change, this time, starts from Naples.
“Alone you certainly go faster, but together you go far farther.”
Ancient African Proverb
So I wanted to know more and the only method I have to increase my knowledge is the one I’ve been carrying on since I started Eleganza del Gusto eleven years ago: immerse myself in situations and get to the bottom of them.
Thus, together and for the next few months, we will go on a journey to discover Le Mani di Napoli: hands that cut, sew, iron, exchange and, today, shake other hands.
The first meeting had to be done with the person who represents the association at the top, the president Giancarlo Maresca: a name and a reference within the Italian sartorial panorama who, as a non-tailor, will take on the responsibility of providing the broad vision and bright, to allow Le Mani di Napoli to weave the long fiber of growth.
To accompany me on this journey and to delight your eyes, there will be the careful photographic lens of our Carlo Eletto. For years now, the backbone of Eleganza del Gusto.
Let’s start the journey!
Umberto Cataldo De Pace
The President: Giancarlo Maresca
Thinker, lover and enthusiast of the classic male world, the lawyer Giancarlo Maresca – as president of Le Mani di Napoli – has the honor and the burden of acting as the glue between hands and head.
Vision, intermediation and philosophical proposition of the artisan culture with the aim of making it authoritative. He allows himself to our microphones to tell the story of the project.
Interview
Eleganza del Gusto: Where does the idea of an association for the protection and enhancement of Neapolitan craftsmanship come from?
Giancarlo Maresca: If you were to rummage through my papers, taking a leap back in time about ten years, you would already find a very similar project; on the other hand, like me, others had already tried, without success. At the time there was some resistance and a figure was needed who “managed to put all the tuna in a net”. This figure exists today and we find it in our vice president (Damiano Annunziato, ed), a very determined person who shares a specific condition with me, not being a craftsman.
EdG: Your super partes role allows you to sit rightfully in the chair of the presidency. What will your contribution consist of?
GM: I’m bringing a few ideas. One above all is the production specification. Today under the label “sartoria napoletana” everything is combined. It seems to me only right to give us rules that shed light on how a jacket, trousers, shirt, tie of Neapolitan artisan production should be made. Then a real label will come out to be affixed inside the garments, as a certification.
EdG: Except you, all the associates have a company. Should we expect an approach aimed at growing individual economies?
GM: This is a key point that usually generates the above resistances. As you rightly say, everyone has a company, except me. For some, becoming important coincides with an increase in turnover, for me it coincides with becoming authoritative. This latter ambition will guide our approach, building on the principles we have incorporated into our Statute.
EdG: Authority through an identifying diktat of the Neapolitan style?
GM: Just as, with the same grape variety, you have a different wine if you produce it in Bordeaux or Provence, the territory must also be highlighted in Neapolitan tailoring. Our terroir is full of colors, currents and habits and we want to enhance it. Le Mani di Napoli has, above all, Naples at its heart and this city represents too important a heritage not to take it into consideration.
EdG: In the end, however, we are talking about French wines, according to the specific territory. Here we talk about Naples on behalf of the entire Campania region. How must those arriving from outside feel?
GM: Welcomed. We already have associates outside the province. It is a matter of imbalance: the number and radicalization of the Neapolitan style are biased in favor of the province of Naples. And Naples, with its attractive force, will have to drive and protect the entire territory.
EdG: If tomorrow a tailoring were to emerge that complies with all the canons of your certification, but which does not belong to the Neapolitan territory, how should it be recognised?
GM: The market will have to decide this, not us. We will aim at the protection and enhancement.
EdG: Protection and enhancement. What is missing?
GM: Handing down. It is necessary, today, to look to the future. Workshop training will be a key point in our activity to guarantee a future for this heritage. But we must be careful not to make the mistakes made in the past. Today society is very competitive and the masters of tomorrow will have to be able to keep their heads up from the work bench, they will have to speak languages, they will have to know the world. This is why we are setting up a real training school.
EdG: When will you be satisfied with the work done with Le Mani di Napoli?
GM: Maybe, when someone starts copying us. Maybe.
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