Le-Boccerie
Food & Wine

Le Boccerie: il nuovo lab del gusto firmato Ravanà

In un periodo storico complicato, soprattutto per la categoria bar e ristoranti, lo Chef Alessandro Ravanà sfida la sorte e scommette sulla sua terra e su un’idea di ristorazione originale.

In pieno centro ad Agrigento nasce Le Boccerie, un nuovo locale dalla formula all day long: uno spazio di ricerca e memoria dove Ravanà esalta gli ingredienti semplici e autentici.

AGRIGENTO. Alessandro Ravanà ex chef patron de Il Salmoriglio riparte con un nuovo progetto ispirato alla semplicità e alla concretezza: Le Boccerie, in pieno centro ad Agrigento, è lo spazio laboratoriale nel quale lo chef riprende un’idea di cucina in perfetto equilibrio tra sperimentazione e memoria.

Alessandro Ravanà con questo nuovo concept tende a mettere a nudo la sua ambizione e visione: un’idea di ristorazione che mira ad essere lo specchio della sua personalità con l’obiettivo di mettere solo il cliente al centro delle sue attenzioni. Una ristorazione facile, accogliente e che sia per tutti. Una cucina ricercata ma che non si distacchi troppo dalla domanda: per lo Chef Ravanà la stella Michelin non è un obiettivo, ma solo una gratificazione personale, qualora un giorno arrivasse.

Le-Boccerie
© Rossana Brancato

L’apertura avvenuta nella scorsa estate costituisce un nuovo punto di partenza per lo chef agrigentino: Le Boccerie è il luogo dove tornare all’essenzialità del cibo relazionandosi con la vera natura del prodotto che viene dalla terra, rispettandone stagionalità e territorio, esercitando le doti di cuoco trasformatore della materia prima.

Il locale, che dispone di tavoli all’aperto nell’area pedonale di Agrigento, è posizionato al 231 della centralissima via Atenea e nel retro gode della vista sulla discesa delle Boccerie, nota per essere stata ritrovo delle “belle” fino a pochi anni fa ed oggi diventata l’affaccio dell’attività con un primo incisivo passo verso la riqualificazione urbana dell’ex quartiere a luci rosse.

La formula all day long ricorda un po’ quella delle grandi città metropolitane, un servizio dal mattino a sera: un Bistrot con la differenza nella proposta, tutt’altro che easy e veloce.

Così Le Boccerie diventa un luogo dove assaggiare il pane artigiano, le conserve invetro, i salumi contadini e i formaggi dei pascoli locali, la pasta fresca, la pizza, l’olio EVO distinto per cultivar e provenienza in un’apposita carta dedicata e i vini naturali selezionati; un ampio corollario che veste alla perfezione i piatti preparati dallo chef, un dialogo tra terra e mare che ricorda il gusto della campagna girgentina e del mare Mediterraneo della vicina costa.

“Ritrovare i sapori naturali, lavorare gli ingredienti tirando fuori il potenziale di ogni elemento nella massima semplicità” – racconta Ravanà della sua nuova avventura in cucina – “Le Boccerie è un viaggio alla scoperta dell’anima del cibo, una sintesi che per essere tale trae il meglio dalla tradizione siciliana e dalla ricerca continua che è lo stesso atto del cucinare.”

Tutto ruota intorno all’ingrediente, in un’atmosfera intima dove il recupero del gesto e l’accurata scelta dei migliori prodotti si svelano al visitatore senza filtri, un ritrovo dei sapori che sarà elegantemente coordinato in sinergia con Alessandra Zambuto, maître e moglie dello chef.

Per rimanere in tema vicinanza al cliente, che è l’obiettivo dello chef, le Boccerie è anche A’ Putia!, come si direbbe in siciliano! Al banco della bottega è possibile acquistare i prodotti confezionati e freschi firmati da Ravanà, da consumare in sala o da portare via: una produzione esclusiva che varia dalla marmellata di frutta a pezzettoni alle verdure sottolio e sottaceto, prodotti che raccontano i colori e la bellezza dell’isola.

Le-Boccerie
© Le Boccerie

Grande protagonista del menù Le Boccerie è la pizza, ottenuta esclusivamente con un mix di farine autoctone siciliane direttamente dal Molino Ferrara di San Cataldo in Sicilia, un impasto integrale di Maiorca, Tumminia e una spolverata di Grano Arso che vengono lavorati con la lievitazione lunga di almeno 48 h con la pasta madre, un procedimento che permette di ottenere una pizza soffice e consistente “alla napoletana”.

La panificazione, dal Pani Cunzatu al Muffuletto del Panino Felice, è un omaggio alla tradizione e ai ricordi gastronomici dello chef, come Pomod’ORO lo speciale spaghetto di semola cotto nel sugo di pomodoro e Santo Pollo, la suprema di pollo farcita con aromatiche e pomodoro secco, accompagnata con salsa bernese e insalatina acidula, preparazione ispirata alle scorribande d’infanzia dello chef.

All’asporto è dedicato un menù pensato per chi preferisce consumare in ambienti domestici un piatto che mantiene lo standard di una cucina professionale, il “prendi e porta via” prevede anche due primi fai da te con ingredienti selezionati e di sicuro successo, da assemblare nei pochi minuti di cottura della pasta, per sentirsi anche a casa dei veri chef di cucina.

Paolo Viola: come ha vissuto questo periodo di chiusure e restrizioni?

Alessandro Ravanà: ho riscoperto vecchie abitudini, come quelle di cucinare in casa insieme alla mia famiglia o dedicare del tempo per me stesso con delle attività sportive. Per me è stato un periodo importante, dedicato alla formazione e che mi ha fatto riflettere sull’importanza di dedicarsi del tempo ogni giorno. Oggi sono consapevole che l’essere schiavi del tempo e del lavoro non porta sempre buoni risultati.


Per quanto oggi sia difficile pianificare e organizzare qualcosa a lungo termine, lo chef Ravanà insieme a due amici soci sta lavorando anche ad un nuovo progetto che ci ha svelato in anteprima.

Ravanà è pronto a sorprendere tutti con l’apertura di Aquaselz, un concetto internazionale sito sulla zona balneare di Agrigento.

Oltre al ristorante la novità è il cocktail bar all’interno del locale, si prevede un’esperienza sensoriale tra cocktail e food pairing. L’alta miscelazione è pronta a fare il suo ingresso, il cocktail sarà messo al centro dell’attenzione proprio come un piatto e lo chef Alessandro sembra avere le idee chiare in questo: “lavoreremo sulla conoscenza e l’esperienza di quello che sappiamo fare, il nostro punto di forza sarà la vicinanza e il rapporto a stretto contatto con il cliente. Sia il bar che la cucina, come un unico repertorio si uniranno per dare vita a un’esperienza memorabile, dall’aperitivo alla cena fino al dopo cena per continuare a bere un drink sotto le stelle”.

Al momento non vogliamo spoilerare altro, ma sicuramente quello di cui bisogna prendere atto è il coraggio di questo chef imprenditore che, nonostante la situazione di criticità e incertezza, non ha smesso di credere in sé stesso e nella sua amata Sicilia.

Visionario per la concezione di ristorazione ma soprattutto coraggioso, perché oggi è più facile abbassare le serrande che avventurarsi su nuove aperture.

Classe 1993, ho iniziato prestissimo a far parte del mondo food&beverage, annoverando tra le mie esperienze lavorative alcune tra le strutture alberghiere migliori d’Europa, come il Miramonti Majestic Grand Hotel 5* di Cortina d’Ampezzo e il celeberrimo Ritz Hotel 5* di Londra; oggi ho maturato una grande voglia di imprenditorialità. Due le mie parole d’ordine nel mio percorso: internazionalità e lusso.

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