Dopo quattro anni torniamo a Casalnuovo di Napoli per incontrare Sartoria Cavaliere e questa volta lo facciamo in occasione del nostro viaggio all’interno de Le Mani di Napoli.
Sartoria Cavaliere
I fratelli Pasquale e Marco Cavaliere hanno fatto una scelta ben precisa: portare avanti la tradizione sartoriale napoletana, contestualizzandola nell’epoca contemporanea ed ottenendo, quindi, un prodotto qualitativamente alto ad un giusto prezzo. Scopriamo insieme la Sartoria Cavaliere.
Intervista
Eleganza del Gusto: Pasquale, quattro anni passati dall’ultima volta che ci siamo visti. Cos’è successo in questo periodo?
Pasquale Cavaliere: Pare ci sia stata una pandemia (ride, ndr). Scherzi a parte, ti posso dire che è stato un periodo difficile, ma che comunque siamo riusciti a non fermarci e a non perdere nessun pezzo della nostra grande famiglia aziendale. A parte mio padre, che purtroppo è venuto a mancare.
EdG: Ero al corrente di questa notizia e mi ha molto rammaricato. Come avete gestito questa importantissima perdita?
PC: Sinceramente, non male. Il dolore è stato atroce ed è tuttora presente, però dopo poco questo dolore ha iniziato a trasformarsi in forza e volontà di fare le cose ancora meglio rispetto a quanto fatto precedentemente. Troviamo la forza in nostro padre ogni giorno e qui dentro ogni cosa parla di lui.
EdG: Dal punto di vista produttivo è cambiato qualcosa?
PC: Tu sai bene quanto crediamo nel fatto a mano abbinato alla moderna velocità di produzione. Ebbene, siamo riusciti a migliorare ancora il nostro prodotto, avvicinandolo maggiormente al livello produttivo tradizionale. In aggiunta a questo, abbiamo implementato la nostra proposta con due novità: una linea di accessori in pelle che ci permette di soddisfare le richieste dei nostri clienti più esigenti ed una linea di capi sartoriali dedicati alla figura femminile. Abbiamo iniziato a proporre abiti d’ispirazione maschile, realizzati per donne molto eleganti ed in carriera. Al momento ci sta dando molte soddisfazioni.
EdG: Se la memoria non mi inganna, il vostro mercato di riferimento era la Russia. Con la guerra in atto lo è ancora?
PC: Ricordi benissimo. La guerra è una cosa bruttissima, noi fortunatamente negli anni abbiamo consolidato dei rapporti con i nostri clienti basati su fiducia, rispetto e professionalità e questo ancora oggi ci permette di essere presenti sul territorio ogni mese e mezzo. Certo è diventato sempre più difficoltoso arrivarci, perché hanno eliminato i voli diretti e questo ci fa perdere tanto tempo. Ad ogni modo abbiamo deciso di non far mancare neanche per un secondo la nostra professionalità ad un Paese che ci ha dato e ci da tanto.
EdG: Tra le varie novità c’è anche il vostro ingresso all’interno de Le Mani di Napoli. Cosa vi ha spinto ad aderire?
PC: La motivazione è stata naturale ed importante al tempo stesso: combattere contro chi dice di fare le cose per bene (e a Napoli) e invece produce i propri capi in maniera alquanto disdicevole e dall’altra parte del mondo. Abbiamo bisogno di tutelarci e di tutelare il vero made in Napoli, altrimenti rischiamo che sia troppo tardi.
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Le Mani di Napoli: Sartoria Cavaliere
After four years we return to Casalnuovo di Napoli to meet Sartoria Cavaliere and this time we do it on the occasion of our trip inside Le Mani di Napoli.
Sartoria Cavaliere
Pasquale e Marco Cavaliere made a very specific choice: to carry on the Neapolitan sartorial tradition, contextualizing it in the contemporary era and thus obtaining a high quality product at a fair price. Let’s discover Sartoria Cavaliere together.
Interview
Eleganza del Gusto: Pasquale, four years have passed since we last met. What happened during this period?
Pasquale Cavaliere: It seems there was a pandemic (laughs, ed). Seriously, I can tell you that it was a difficult period, but that we still managed not to stop and not to lose any piece of our large corporate family. Apart from my father, who sadly passed away.
EdG: I was aware of this news and I was very sorry. How did you manage this very important loss?
PC: Honestly, not bad. The pain was excruciating and is still present, but after a while this pain began to transform into strength and will to do things even better than previously. We find strength in our father every day and everything in here speaks of him.
EdG: Has anything changed from a production point of view?
PC: You know how much we believe in handmade combined with modern production speed. Well, we managed to further improve our product, bringing it closer to the traditional production level. In addition to this, we have implemented our proposal with two novelties: a line of leather accessories that allows us to satisfy the requests of our most demanding customers and a line of tailored garments dedicated to the female figure. We started offering men’s-inspired clothes, made for very elegant businesswomen. At the moment it is giving us a lot of satisfaction.
EdG: If memory serves, your target market was Russia. With the war going on is it still?
PC: You remember very well. War is a very bad thing, fortunately over the years we have consolidated relationships with our customers based on trust, respect and professionalism and this still allows us to be present in the area every month and a half. Of course it has become more and more difficult to get there, because they have eliminated direct flights and this wastes us a lot of time. In any case, we have decided not to let our professionalism fail even for a second in a country that has given us and still gives us so much.
EdG: Among the various novelties there is also your entry inside the Le Mani di Napoli. What prompted you to join?
PC: The motivation was natural and important at the same time: to fight against those who say they do things right (and in Naples) and instead produce their clothes in a rather unbecoming way and on the other side of the world. We need to protect ourselves and protect the real made in Naples, otherwise we risk it being too late.
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