Le grandi passioni cominciano molto presto, quando si hanno gli occhi pieni di orizzonti lontani. Questo è il caso di un ragazzo che già dai 16 anni viveva guardando e imparando dalle mani esperte dei propri famigliari camiciai.
Parliamo di Luca Avitabile, rappresentante della terza generazione di camiciai della camiceria Avitabile.
Scopriamo oggi il primo dei referenti de Le Mani di Napoli per il settore camiceria.
Sartoria Avitabile
La storia della camiceria Avitabile comincia dopo la Seconda Guerra Mondiale ed arriva fino ad oggi grazie a Luca Avitabile, che impugna le redini dell’attività negli anni 2000. La camiceria è stata fondata dai nonni di Luca e portata avanti dal padre dagli anni ’70 agli anni ’90. Luca ha dato continuità alla storia della camiceria promuovendone l’evoluzione con uno sguardo, sempre attento al rapporto con il cliente e alla creazione tecnica di ogni capo, ma volto oltre i confini italiani.
Intervista
Eleganza del Gusto: Esiste un tratto distintivo nella camicia di Luca Avitabile?
Luca Avitabile: Sicuramente dal punto di vista ‘’stilistico’’ prediligo la sobrietà. Non amo estremizzare i dettagli tipici del prodotto napoletano come camicie arricciate o colli grandi. Secondo me la sobrietà consiste nel creare un abito da poter usare sempre: senza stagionalità, al di fuori delle tendenze e delle mode.
EdG: La tua attività è stata caratterizzata da un passaggio generazionale che ti ha portato ad oggi. Se fai un salto indietro nel tempo ti aspettavi di trovarti in questa condizione o desideravi qualcosa di diverso?
LA: Il mio obiettivo era ed è tutt’oggi essere un punto di riferimento per la camiceria napoletana. Una
promessa che ho fatto a me stesso e a mio padre: portare avanti il nome della camiceria come sinonimo di qualità e non come quantità ed espansione. Non mi considero un brand ma un artigiano. La dimensione è rimasta invariata: siamo una struttura famigliare. Nella nostra attività si creano dei rapporti umani sia con fornitori e collaboratori che con i clienti. Per noi è fondamentale il rapporto personale. Io sono felice di essere dove sono e di appassionarmi giorno per giorno a questo lavoro, che riserva sempre nuove emozioni. Si potrebbero sicuramente aprire nuove strade, avere più numeri, raggiungere nuove città ma, a mio parere, bisogna regolare il proprio potenziale perché se si aumentano i numeri è difficile mantenere il controllo sulla qualità.
EdG: Argomento e-commerce. Se volessimo guardare al futuro quali sono gli obiettivi da raggiungere?
LA: Sicuramente la parte e-commerce può crescere e si rivolge a tutti i posti in cui non arrivo. Il su misura è
basato sulla mia presenza fisica, sull’incontro con il cliente per valutare la sua fisicità, prendere le misure e
fargli la prova. È un processo che alcuni clienti amano per l’esperienza che vivono. Ci sono altre persone
invece, che non hanno particolari richieste legate alla fisicità e che si trovano in altre parti del mondo in cui io non viaggio. A questi clienti risponde l’e-commerce.
EdG: Oggi Luca Avitabile fa una scelta: decide di unirsi a Le Mani di Napoli, associazione che ha l’obiettivo primario di tutelare l’artigianalità napoletana. Questa è già di per sé una motivazione, ma vorrei sapere cosa ti ha convinto ad entrare e ad essere parte integrante di questo progetto.
LA: Io e Damiano Annunziato siamo stati i soci fondatori principali nel volere cercare i presupposti per creare l’associazione. Io stesso ho voluto e ho chiesto a Damiano che venissero inseriti nomi di camiciai. Credo che la concorrenza sia importante per innalzare il livello di qualità. Le realtà associate sono già singolarmente riconosciute. È importante che il mondo sappia che ci siamo uniti per cercare di dare ancora più forza al nostro brand made in Napoli. Ogni cliente trova il rapporto con l’artigiano che preferisce perché ognuno di noi ha le sue caratteristiche, la sua storia, un suo stile e gusto. Quello che ci accomuna è proprio la ricerca di qualità essendo tutti delle piccole realtà artigianali.
EdG: Cosa ti aspetti che vada a fare questa associazione in termini di tutela e di riconoscimenti?
LA: È fondamentale creare un disciplinare con cui mettere nero su bianco quali sono le caratteristiche e i presupposti affinché un artigiano e il suo prodotto, per materiale e lavorazione, possa far parte di questa associazione. Questo è importante per poterci dare una identità ben precisa. La speranza è che tutte le piccole realtà artigianali di settore possano entrare a farne parte, nell’ambito della qualità e dell’eccellenza. L’obiettivo finale è di creare valore e dare riconoscibilità al nostro prodotto. Il passo successivo può essere quello di creare e dare più forza al turismo sartoriale, che già esiste, fornendo servizi ai clienti dalla parte dell’accoglienza tramite l’associazione stessa. Di riflesso diventerebbe un vantaggio non solo per noi ma soprattutto per la città e per destare interesse nei giovani in questa attività per assicurarne la continuità.
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Le Mani di Napoli: Luca Avitabile
Great passions begin very early, when one’s eyes are full of distant horizons. This is the case of a boy who
from the age of 16 lived by watching and learning from the expert hands of his family shirt makers. Let’s
talk about Luca Avitabile, representative of the third generation of shirt makers of the camiceria Avitabile.
Let’s find out today the first of the representatives of Le Mani di Napoli for the shirts section.
Luca Avitabile
The history of the Avitabile shirtmakers begins after the Second World War and reaches up to today
thanks to Luca Avitabile, who took over the reins of the business in the 2000s.
The tailoring was founded by Luca’s grandparents and carried on by his father since the 70s to the 90s. Luca has given continuity to the history of shirts by promoting its evolution with an eye, always attentive to the relationship with the customer and to the technical creation of each cloth, but looking on the other side of Italian borders.
Interview
Eleganza del Gusto: Is there a distinctive trait in the shirt or in a particular product by Luca Avitabile?
Luca Avitabile: From a stylistic point of view, I certainly prefer sobriety. I don’t like taking the typical details of the Neapolitan product to extremes, such as curled shirts or large collars. In my opinion, sobriety consists in creating a dress that can always be used: without seasonality, outside of trends and fashions.
EdG: Your business has been characterized by a generational change up to today. If you take a step back in time, did you expect to find yourself in this condition today or wishing for something different?
LA: My goal was and still is to be a point of reference for Neapolitan shirts. A promise I made to myself
and to my father: to continue the name of the shirts as a synonym of quality and not as quantity and
expansion. I don’t consider myself a brand but a craftsman. The structure has remained unchanged: we are a family structure. In our business, human relationships are created both with suppliers and collaborators and with customers. Personal relationships are essential for us. I am happy to be where I am and to get passionate about this job day by day, which always reserves new emotions. You could certainly open new roads, have more numbers, reach new cities but, in my opinion, you must adjust your potential because if you increase the numbers, it is difficult to maintain control over the quality.
EdG: Talking about an e-commerce. If we wanted to look to the future, what are the goals to achieve?
LA: Surely the e-commerce part can grow, it’s aimed at all the places I don’t get to. The made-to-measure is based on my physical presence, on the meeting with the client to evaluate his physicality, take the
measurements and do the test. It’s a process that some clients love for the experience they get. There are
other people instead, who don’t have particular requests related to physicality and who are in other parts
of the world where I don’t travel. E-commerce responds to these customers.
EdG: Luca Avitabile decides to join Le Mani di Napoli, an association whose primary objective is to protect Neapolitan craftsmanship. This is already a motivation but I would like to know what he convinced you to enter and be an integral part of this project.
LA: Damiano Annunziato and I were the main founding members in the desire, to try to find the conditions to create and in creating the association. I wanted and asked Damiano that the names of others shirtmakers be included. I believe that competition is important to raise the level of quality. The associated realities are already individually recognized. It is important that the world knows that we have come together to try to give even more strength to our made in Naples brand. Each customer finds the relationship with the craftsman that he prefers because each of us has his own characteristics, his own history, his own style and taste. What unites us is precisely the search for quality, as we are all small artisan realities.
EdG: What do you expect this association to do in terms of protection and recognition?
LA: Now we must work more internally. We must create a disciplinary with which to put on paper what are the characteristics and conditions so that a craftsman and his product, by material and workmanship, can be part of this association. This is important in order to give us a precise identity. The hope is that all the small artisan realities of the sector can become part of it, in the context of quality and excellence. The last goal is to create value and give recognition to our product. Next step may be to create and give more strength to the tailor-made tourism that already exists, providing services to customers on the hospitality side through the association itself. Consequently, it would become an advantage not only for us but above all for the city and to arouse interest in young people in this activity to ensure its continuity.
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