Il cinema da sempre ci porta a compiere due attività tipicamente umane: sognare ed emulare, azioni quanto mai salvifiche nei momenti di difficoltà. E il Capodanno, si sa, rientra tra questi ultimi. Nel limbo del countdown che ci vede a cavallo tra la fallimentare malinconia di quello che avrebbe potuto essere e gli speranzosi buoni propositi di quel che sarà, lo smoking si manifesta come la fedele corazza necessaria a superare indenni questa indigesta parentesi temporale.
-
-
Æstetica dello smoking
Un armonioso codice d’abbigliamento e un linguaggio maschile che evoca una piacevole eleganza senza tempo. Nella dolce atmosfera di metà Ottocento, tra il gusto torbato dei whisky e delle conversazioni edonistiche dei gentlemen inglesi, lo smoking faceva da padrone. Avvolti di fumo, indossavano l’originaria Smoking Jacket per preservare i loro preziosi abiti dagli aromi dei sigari fumati dopo cena. Una giacca da fumo in velluto, che venne, poi, trasformata in qualcosa di più elegante e sofisticato. Concepita come un frac privo delle sue sontuose code, nasceva per la prima volta la Dinner Jacket inglese.