…tutto nasce da un equivoco ed è il risultato di un artificio letterario. Ivano Comi Ivano Comi è tornato. O forse non è mai andato via. Quando, qualche settimana fa, aprendo la mia casella di posta elettronica, mi sono imbattuto in una mail firmata da Ivano Comi, ho subito pensato ad un equivoco o tutt’al più ad un caso di omonimia, ma in cuor mio ero certo che ad inviare quella mail, nella primissima mattinata di una serena domenica di metà aprile, era stato l’ultimo padre del dandismo italiano. Al suo interno, il testo non lasciava spazio ai dubbi; c’erano nomi e cognomi seguiti da domande e richieste specifiche: Ivano Comi aveva…
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Bifest 2016: Paolo Sorrentino ricorda Ettore Scola
Se ne va l’ultimo maestro di una generazione che ha fatto grande il cinema italiano. Ora siamo definitivamente tutti più soli, noi che facciamo questo lavoro. Paolo Sorrentino sulla scomparsa di Ettore Scola Durante i giorni frenetici del Bari International Film Festival – Bif&st 2016, sono state tante le curiosità sul maestro Ettore Scola, tirate fuori dal cassetto dei ricordi. Fra le varie rimembranze, abbiamo scelto di pubblicare il ricordo di Paolo Sorrentino, regista Premio Oscar con il film La Grande Bellezza, che qualche mese fa decise di commentare in questo modo la scomparsa dell’ultimo gran maestro del cinema italiano.
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Bari International Film Festival 2016
La 7.a edizione del Bif&st – Bari International Film Festival si terrà – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica – da sabato 2 a sabato 9 aprile 2016, promosso dalla Regione Puglia – presidente Michele Emiliano; prodotto dall’Apulia Film Commission – presidente Maurizio Sciarra; con la collaborazione del Comune di Bari, con il sostegno della Società Italiana degli Autori ed Editori per il Tributo a Ettore Scola, con RAI main media partner, con sponsorship di Mercedes–Motoria.
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Mr. Clark Gable
Hollywood. 1930. È l’anno delle follie e delle angosce della Grande Depressione, ma anche delle serate in frac e del tiptap. Tra il bagliore dorato dei riflettori appaiono un paio di deliziosi baffetti a matita e capelli neri impomatati. La flagranza dell’eleganza maschile, lo stile da autentico e virile gentiluomo, il simbolo di ogni desiderio, ardore, entusiasmo è lui, Clark Gable, la stella della MGM e memorabile icona di stile.
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Signori si nasce: Principe Antonio de Curtis – Totò
E io lo nacqui, modestamente! Così recitava Antonio de Curtis, in arte Totò, nel ruolo del nobile barone Ottone Spinelli degli Ulivi. Oggigiorno, per i più, essere un vero signore è una qualità legata essenzialmente ai possedimenti di denari. Certamente un signore di ricchezze ne possiede molte, ma ben si discostano dal fasto in contanti. Le sue sono ricchezze d’animo. L’arte dei gesti, del linguaggio, del contegno e della cura nel vestire vanno a comporre quell’insieme di modi squisiti e raffinatezze insite nel cuore di un vero signore. Un uomo virtuoso educato ai nobili sentimenti, al senso del bello e delle maniere cortesi.
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Laurence Fellows
Dal passato al presente l’illustratore dell’eleganza maschile Sfogliando una vecchia rivista di Esquire o Apparel Arts degli anni Trenta saltano all’occhio le illustrazioni di un mondo tutto al maschile, ricche di sfumature e particolari che portano la firma dell’illustratore del menswear per eccellenza, Laurence Fellows, l’artista americano dell’Academie Julien.
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L’Homme Chic: Il Cappotto
Quintessenza dell’uomo elegante nei periodi invernali, il cappotto è un capo imprescindibile, la cui storia è la somma di innumerevoli fogge e funzioni. Un passato intrinseco di passioni e mutamenti, che affonda le sue radici in un tempo di grandi rivoluzioni. I francesi si dimenavano tra fronzoli e linee ridondanti, era la Francia degli Incroyables, strizzati nei loro vestiari dall’aspetto stravagante, cinti da stretti calzoni e cravatte a nastro chilometriche. In questo quadro di fine Settecento, il cappotto compiva la sua Restaurazione. Al di là della Manica, una grande rivoluzione andava delineandosi, non polita e sociale, ma quella di una nuova eleganza, meno decorativa e vistosa, che avrebbe fatto razzia…
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L’Eleganza, una nobile arte dello spirito
Volgendo gli occhi a quegli uomini che tanto appaiono, tanto osano, tanto si definiscono eleganti, inevitabile la domanda: Quanti di loro racchiudono il proprio essere in ciò che indossano? Qual è l’esatto confine che s’interpone tra l’essere giustamente eleganti o impropriamente addobbati?
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Sir Pierce Brosnan
Pierce Brosnan chiude la trilogia dedicata a James Bond dopo i precedenti Sean Connery e Roger Moore e lo fa in grande stile; proprio come avvenne nel film.
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Sir Roger Moore
Oltre ad essere il più amato 007 dopo il grande Sean Connery, Roger Moore è anche il più longevo agente segreto della storia con ben sette pellicole.
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Sir Sean Connery
Sprezzante, cinico e dall’eleganza senza tempo il cui sguardo racchiude l’animo di un grande uomo raffinato e di buon gusto, Sean Connery.
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James Dean
Solo le persone gentili sono veramente forti. James Dean In questi giorni torna nelle sale un film che ha ispirato e condizionato l’adolescenza di un’intera generazione e che ha, soprattutto, lanciato un’icona che oggi nel club de L’eleganza del gusto chiude la trilogia (iniziata con Marlon Brando e Steve McQueen) dedicata ai bad boys del cinema: James Dean e la sua gioventù bruciata.
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Una vita come Steve McQueen
Star più pagata del 1960, infanzia difficile e fine dei giorni in sofferenza. A far da cornice: donne, motori, premi Oscar e tante occasioni mancate. Quella di Steve McQueen non può esser certo considerata una vita tranquilla.
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Il ribelle Marlon Brando
La quintessenza di Hollywood Tutto ebbe inizio con una t-shirt bianca e un paio di jeans. Emozioni e immagini senza tempo che riecheggiano quando si pensa al leggendario Marlon Brando: occhi profondi, sorriso accattivante e una bellezza disarmante. Un uomo volubile e arrogante, ma con una straordinaria sensibilità.
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A Dean Martin
Un piccolo tributo ad un artista di gran spessore che, però, ha sempre recitato la parte del secondo, della spalla, senza mai batter ciglio e con la professionalità dei grandi showmen di una volta. A Dean Martin.
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Il Duca di Windsor, nobile elegante
Ero infatti prodotto come un leader della moda, con i sarti come miei showmen e il mondo come mio pubblico. Duca di Windsor Indiscusso Arbiter Elegantiae, il Duca di Windsor, destituito Edoardo VIII, è passato alla storia come uno degli uomini più eleganti del XX secolo. Un animo nobile e una dolce vita all’insegna dell’eleganza assoluta fecero di lui uno dei più celebri dandy d’Inghilterra, un Beau Brummell della sua epoca, con uno stile sempre congruo all’opera d’arte. Fu uno dei maggiori precursori del British Style, teso tra il tradizionalismo e lo scintillio con cui infrangeva le regole imposte dalla rigida società inglese d’elite.
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Sophia Loren: ottant’anni d’Italia
1962. Cary Grant chiama, Sophia Loren risponde. La motivazione di quella telefonata fu l’annuncio della vittoria dell’Oscar da parte dell’attrice italiana più amata e conosciuta nel mondo. Prima e dopo quell’anno, storia e bellezza italiana: Sophia Loren.
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Cary Grant
Archibald Alexander Leach, meglio noto come Cary Grant, chiude la trilogia di icone maschili del mese di luglio.
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Giancarlo Giannini
Giancarlo Giannini è, ad oggi, uno dei pochi ambasciatori italiani rimasti nel settore cinematografico internazionale.
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Michael di Kent
Membro della famiglia reale britannica e cugino di primo grado della regina Elisabetta II, il principe Michael di Kent, è ad oggi uno degli uomini più eleganti al mondo.